Il Mondial Automobile 2018 ha chiuso ieri lʼedizione del 120° anniversario e Parigi dà appuntamento al 2020. Il prossimo anno toccherà a Francoforte ospitare la rassegna. Forse tra due anni molte delle auto elettriche che abbiamo visto dominare la scena parigina saranno, se non protagoniste, quanto meno diffuse sulle nostre strade. Una scommessa tutta da vincere, ma è stata vinta anche quella dellʼaffluenza, perché ieri alle 11 si è superata la soglia del milione di visitatori, un record inaspettato.
A parte la mobilità elettrica, i temi dellʼedizione 2018 sono stati tanti, come il ruolo crescente delle donne nellʼindustria motoristica. Questʼanno a Parigi è nato Mondial Women, unʼorganizzazione che intende unire le varie associazioni che promuovono la partecipazione femminile nelle aziende legate alla mobilità. Nella conferenza dedicata spiccava, fra le altre, la presenza di Linda Jackson, Amministratore delegato di Citroen, e di Valérie Brusseau, Engineering General Manager dellʼAlleanza Renault-Nissan-Mitsubishi.
Un altro aspetto del Mondial Auto 2018, che farà felici gli amanti dei viaggi, riguarda lʼiniziativa sulle più belle “Route” Automobilistiche del mondo. Da sabato 13 ottobre, grazie allʼapp Auto Plus e allʼospitalità sul sito web del salone, è possibile scoprire con la “realtà virtuale aumentata” le strade più belle e famose del mondo.
Ma torniamo adesso alle vetture presenti al Mondial 2018, iniziando dallʼunico ‒ e straripante ‒ testimone dellʼauto italiana: Ferrari. Lo stand è stato preso dʼassalto per le tre meravigliose creature (inedite) esposte. Due sono la monoposto e la biposto Monza, SP1 e SP2, che celebrano le storiche “barchette” anni 50, ma vi aggiungono uno stile contemporaneo e la prestanza del motore 12 cilindri, il più potente mai costruito a Maranello, un 6.5 da 810 CV. Le due Monza SP1 e SP2 saranno prodotte in soli 500 pezzi. La terza novità è la 488 Pista Spider, bellissima decappottabile con motore V8 biturbo di 3,9 litri da 720 CV, capace di uno spunto sullo 0-100 in 2,85 secondi!
Nulla può competere con una Ferrari, ma se proprio vogliamo trovare un antagonista al salone ecco la Porsche 911 Speedster. Una concept di grande appeal, che diventerà di serie nel 2019 e sarà prodotta in soli 1948 esemplari. La biposto scoperta tedesca monta un motore 6 cilindri da 500 CV. In casa Porsche è però più importante la presenza a Parigi del Suv Macan, la cui seconda serie è già pronta per i mercati europei (costa poco più di 60 mila euro). È un modello che vale quasi il 50% delle vendite globali Porsche, e che adesso conta su un nuovo telaio e un inedito sistema di trazione integrale attiva.
Restiamo in Europa per alcune novità interessanti del gruppo Volkswagen. Seat annuncia lʼarrivo di Tarraco, il terzo e il più grande dei suoi Suv, con un abitacolo spazioso che accoglie fino a 7 passeggeri. La gamma motori resta sul convenzionale ‒ due benzina e due diesel ‒ ma il metano rafforzerà la gamma del Suv Arona, scelta condivisa anche da Skoda per il suo best-seller Octavia Station Wagon. Skoda guarda anche alla sportività con la versione più “cattiva” del Suv Kodiak, la RS, forte di un motore biturbo da 240 CV, mentre ancora prototipo è Vision RS.
Guardiamo a Oriente con Honda che presenta a Parigi la versione Ibrida elettrica di CR-V. Il Suv più grande della Casa giapponese è tutto nuovo e va a sfidare il nuovo Toyota Rav4 Hybrid. Suzuki porta a Parigi i suoi due gioielli: Vitara e Jimny. Il primo compie 30 anni ed è stato appena rinnovato, Jimny è tutto nuovo, quarta generazione del “Suzukino” nato nel 1970. Novità interessanti dalle coreane Hyundai e Kia: la prima presenta la i30 Fastback N, primo modello di una linea sportiva contraddistinta dalla lettera N. Kia presenta in anteprima mondiale la ProCeed nuova, carrozzeria coupé della gamma Ceed, con questʼultima che si arricchisce della versione GT.