L'Ue mette a bando la plastica monouso: addio a cotton fioc e cannucce
La Commissione ambiente del Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che entro il 2021 dovrebbe mettere fuori legge una serie di oggetti tra cui stoviglie di plastica e sacchi leggeri
Lo sapevate che la plastica rappresenta il 70% dei rifiuti marini e che entro il 2050 il peso delle plastiche presenti nei mari sarà superiore a quello dei pesci? E che attraverso la catena alimentare gli essere umani mangiano la plastica ingerita dai pesci? L'inquinamento idrico è una questione seria, per questo la Commissione per l'ambiente dell'Unione europea ha approvato una risoluzione che mette uno stop alla plastica monouso.
Cotton fioc, posate, piatti, cannucce, bastoncini per palloncini, ma anche sacchetti di plastica molto leggeri e contenitori per fast food in polistirolo espanso. Questi sono solo alcuni dei prodotti che dovrebbero essere vietati dall'Ue dal 2021. La risoluzione, approvata con 51 voti a favore e 10 contro, va a rafforzare la proposta contro le plastiche monouso presentata dalla Commissione Ue a maggio scorso. Tra le novità: una più ampia
responsabilità dei produttori e
riduzione dei rifiuti che contengono plastica, tra i cui i filtri di sigaretta. L'obiettivo è tagliare questo tipo di scarti del 50% nel 2025 e dell'80% entro il 2030.
Fra le proposte anche l’obiettivo di raggiungere
entro il 2025 la raccolta del 90% delle bottiglie di plastica - per esempio attraverso il sistema dei vuoti a rendere - e l’obbligo di etichettatura per gli assorbenti igienici, le salviettine umidificate e i palloncini, in modo che gli utenti sappiano come smaltirli correttamente. Il tutto corredato da un’attività di sensibilizzazione. La relazione sarà esaminata dalla plenaria di Strasburgo nella seduta di fine ottobre.
"L'Europa è responsabile solo di una parte della plastica che inquina i nostri mari. Tuttavia è necessario che l'Unione sia in prima linea nel cercare una soluzione a livello globale come è stato già fatto per quanto riguarda la lotta contro il cambiamento climatico. Proibire, ridurre, tassare, ma anche mettere in guardia: gli Stati membri hanno tante opzioni tra cui scegliere. Sta a loro scegliere con saggezza, mentre sta a noi cercare di fare di più", ha detto Frédérique Ries, relatrice del rapporto. La relazione sarà esaminata dalla plenaria di Strasburgo nella seduta di fine ottobre.
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