Problemi a un motore del razzo

Paura in orbita: fallito il lancio della Soyuz | La Russia sospende i voli spaziali

Salvo l'equipaggio: l'americano Nick Hague e il russo Alexey Ovchinin sono stati costretti a tornare sulla Terra

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Attimi di tensione per il lancio della navetta spaziale Soyuz Ms-10 dal cosmodromo russo di Baikonur, in Kazakistan. Un problema al motore del secondo stadio del razzo, dopo il decollo, ha impedito alla navetta di raggiungere l'orbita. L'equipaggio, l'americano Nick Hague e il russo Alexey Ovchinin, è stato costretto a tornare sulla Terra. Mosca intende sospendere i voli spaziali con a bordo astronauti finché non sarà conclusa l'indagine sulle cause.

L'atterraggio è andato bene e entrambi gli astronauti non hanno subito alcuna conseguenza e si sono messi subito in contatto con i soccorritori. Intanto l'agenzia spaziale russa, Roskosmos, ha sospeso per precauzione tutte le missioni con equipaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale in attesa di far luce sulla questione.

Nella seconda metà del 2019 è previsto il lancio della missione dell'Esa "Beyond" affidata all'astronauta italiano Luca Parmitano che sarà anche comandante dell'Iss: al momento non si sa ancora se quest'incidente potrà influire o meno sui tempi di lancio e l'Esa, per adesso, ha scelto di non commentare. L'unico precedente di espulsione di emergenza di una capsula Soyuz durante un lancio risale al 1975.

Stop ai nuovi voli - Mosca ha intenzione di sospendere i voli finché non sarà conclusa l'indagine sul fallito lancio. Lo ha dichiarato il vice premier russo Iuri Borisov, citato dall'agenzia Interfax. "Viste le circostanze - ha affermato Borisov - i lanci spaziali con persone a bordo saranno sospesi per ragioni di sicurezza finché la situazione non sarà stata chiarita".