Fiumicino, il padre della donna uccisa nel canale: “Facciano giustizia o la farò da me”
A “Pomeriggio Cinque” l’uomo spera che le forze dell'ordine trovino al più presto il colpevole
“Mia figlia mi faceva da mamma e da papà, era una bravissima ragazza. Non si può morire così”. Ai microfoni di
Pomeriggio Cinque ha la voce rotta dal dolore e il viso rigato di lacrime il padre di
Maria Tanina Momilia, la 39enne trovata uccisa in un canale a
Fiumicino.
Il corpo della donna, di cui non si avevano più notizie da domenica 7 ottobre, è stato ritrovato con delle vistose ferite al volto e alla nuca e il papà non può credere a ciò che è successo alla figlia:
“Non si può morire così. Facciano giustizia oppure la farò da me”.
Il papà di Maria racconta anche la giornata: “Doveva andare da una sua amica, ma non è mai arrivata, abbiamo provato a chiamarla ma aveva il cellulare spento e da qui è scattata la molla della preoccupazione”. Nel frattempo i
RIS stanno indagando anche sulla palestra che Maria frequentava.
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