L'ambasciatrice statunitense presso le Nazioni Unite, Nikki Haley, si è dimessa e il presidente Donald Trump ha accettato le dimissioni. Lo riferisce il sito Axios, parlando di un incontro tra l'ex governatrice della Carolina del Sud e il tycoon all'interno dello Studio Ovale della Casa Bianca. La Haley ricopriva il ruolo di ambasciatrice all'Onu dal gennaio 2017. Alla base della decisione, un'inchiesta su di lei di natura etica.
Le dimissioni sono avvenute a seguito di un'indagine a suo carico avviata da Crew, l'ente che vigila sulla responsabilità etica dei politici a Washington, in merito a sette viaggi di lusso su jet privati accettati dall'ex governatore della Carolina del Sud. In alcuni di questi voli era presente anche il marito. "L'ambasciatore Haley avrebbe dovuto essere consapevole delle preoccupazioni di tipo etico che avrebbe destato per aver accettato tali benefit in un periodo in cui molti colleghi sono stati ripresi per aver addebitato ai contribuenti voli personali", ha affermato l'ente che però ha chiarito che Haley non è accusata di ciò.
Nikki Haley ha chiarito che non correrà per la Casa Bianca nel 2020, ma che farà campagna elettorale per Donald Trump.
Trump: "Ivanka all'Onu? Mi accuserebbero di nepotismo" - L'ipotesi Ivanka è circolata sui media per qualche ora, ma alla fine è stato lo stesso Trump a negare la sua candidatura. "Nessuno al mondo sarebbe più competente" di Ivanka per sostituire, ha dichiarato Trump escludendo di nominare la figlia prediletta perché altrimenti verrebbe accusato di nepotismo. "Ivanka sarebbe dinamite all'Onu". Il presidente Usa ha poi annunciato che considererà l'ex vice consigliera per la sicurezza nazionale Dina Powell per sostituire la dimissionaria Nikki Haley.