Michele Salvemini, in arte Caparezza, è uno degli artisti più interessanti della musica italiana. Il cantante di “Fuori dal tunnel” compie oggi 45 anni, vissuti tra successi e grandi concerti live che sembrano però aver lasciato un segno indelebile nella sua vita: dal 2015 soffre di acufene, un disturbo uditivo che produce un costante fischio, o ronzio, nelle orecchie. La problematica si sviluppa a seguito di un’esposizione costante e continuativa a forti volumi di musica, o di rumori più in generale. Un bel inconveniente se nella vita di professione si fa il cantante.
Caparezza ha temuto per la sua carriera: “riuscirò a resistere a questo fischio che mi conduce come in una specie di Guantanámo che mi fa ascoltare sempre la stessa roba?”. Si è sentito come ingabbiato nella prigione dell’ineluttabile, ma ha trovato la forza di reagire raccontando questo sua disagio nel concept album “Prisoner 709” del 2017. Il disco ruota tutto intorno al tema della prigionia, sua e di chiunque altro. Il singolo “Larsen” si riferisce in maniera diretta all’acufene, descrivendolo con queste parole: “fischia l'orecchio infuria l'acufene, nella testa vuvuzela mica l'ukulele, la mia resistenza è quella zulu, cede, se arriva Larsen te lo devi tenere”.
Il cantante pugliese non è l’unico rappresentante della sua categoria a soffrire di questo disturbo, come lui hanno problemi d’udito tra gli altri anche Eric Clapton, will.I.am e Chris Martin dei Coldplay.
Una storia negativa che ha cambiato la vita di Caparezza, ma dalla quale è riuscito a tirar fuori una delle sue produzioni più intime e personali. Tanti auguri Caparezza.
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