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Lamezia, ancora nessuna traccia del bimbo disperso nel nubifragio

Alle ricerche partecipano anche decine di volontari. In corso la rimozione dei detriti dal torrente. La Procura apre un'inchiesta

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Sono ancora senza esito le ricerche di Niccolò, il bambino di due anni disperso da giovedì nel nubifragio che ha provocato la morte della mamma, la 30enne Stefania signore, e del fratello di 7 anni tra San Pietro a Maida e San Pietro Lametino, nel Catanzarese. Le ricerche, alla quale hanno preso parte anche decine di volontari, proseguite per tutta la notte, ma finora del piccolo non è stata trovata traccia.

Sul posto stanno operando anche i vigili del fuoco, che utilizzano mezzi di movimento terra per rimuovere l'ammasso di fango e detriti depositatosi sulle sponde del torrente in cui sono stati trovati i corpi della mamma e del figlio più grande. Alle operazioni, coordinate dal posto di comando avanzato dei vigili del fuoco, partecipano anche il soccorso alpino, la guardia di finanza, la polizia e la protezione civile.

Pm Lamezia indaga per omicidio colposo - La Procura di Lamezia Terme ha avviato un'indagine su quanto avvenuto a San Pietro Lametino. Il reato ipotizzato - scrive la Gazzetta del sud - è omicidio colposo plurimo. La Procura vuole chiarire perché la strada è stata invasa dall'acqua e se vi siano responsabilità. Il procuratore di Lamezia, Salvatore Curcio, avrebbe inviato nella zona geologi, ingegneri e medici legali.

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