"Se qualcuno, a Berlino o a Bruxelles, pensa di scaricare in Italia decine di immigrati con dei voli charter non autorizzati, sappia che non c'è e non ci sarà alcun aeroporto disponibile". Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, parlando dei migranti che vengono rintracciati in Paesi europei diversi da quello del primo ingresso. "Chiudiamo gli aeroporti come abbiamo chiuso i porti", ha aggiunto il vicepremier.
La replica di Berlino: "Nessun rimpatrio previsto" - "Nei prossimi giorni non è pianificato alcun volo per rimpatri in Italia". Lo ha detto il portavoce del ministero dell'Interno tedesco commentando le parole del vicepremier Matteo Salvini che ha annunciato la chiusura degli aeroporti italiani, nel caso in cui avvenissero dei rimpatri di migranti dalla Germania. Il ministero dell'Interno tedesco ha anche sottolineato di dare questa informazione "eccezionalmente", viste le "speculazioni" dei media italiani. "In genere non diamo informazioni prima dei voli di rimpatrio - dice il portavoce - informazioni concrete circa ad esempio il momento programmato per i rimpatri e/o sui Paesi coinvolti, comporterebbero la prevedibilità delle misure, mettendone a rischio la riuscita", conclude.
Salvini aveva parlato di di un volo charter con a bordo 40 migranti cosiddetti "secondari" respinti dal governo tedesco e che il 9 ottobre sarebbero stati rispediti in Italia. Berlino avrebbe organizzato anche un secondo volo, con l'intenzione di "accelerare" i rientri, ma al Viminale non risulta ancora niente di ufficiale.
Sensi (Pd): Salvini chiarisca se l'accordo vale - "Ripeto: non bastano proclami e veline. L'accordo con la Germania per il rimpatrio dei profughi è in vigore o no?" a chiederlo, su Twitter, è il deputato del Pd Filippo Sensi, che aggiunge: "Matteo Salvini voleva fare aumm aumm? E ora pizzicato col sorcio in bocca da quei cattivoni di Repubblica fa il ganassa? Chiarisca: tornano o no? Accordo vale?".