Valerio Scanu festeggia 10 anni di carriera con un album che ha chiamato, appunto, "Dieci". Era il 5 ottobre 2008 quando, appena 18enne, si sedeva sui banchi della scuola di "Amici". "Ha segnato l'inizio... nessun rimpianto, nessun rimorso", confessa. Nel frattempo non si è mai risparmiato, da Sanremo che ha vinto con "Tutte le volte che" a "Tale e quale show" fino all'Isola dei Famosi, diventando un personaggio televisivo con le sue imitazioni divertenti.
"Ma tappe fondamentali a livello artistico sono state anche i due festival di Sanremo (il primo nel 2010 vinto con 'Per tutte le volte che', ndr) - prosegue - e 'Tale e quale Show', che è stato una sorta di riscatto dopo un momento difficile, certo, a guardarmi indietro, e a guardare quello che ho fatto, sembrano ben più di 10 anni. Non mi sono mai fermato, ma non mi pesa. E rifarei più o meno tutto quello che ho fatto, anche dire quello che penso, sempre e comunque".
E' sempre stato schietto e non si è mai fatto condizionare, tanto che ha sbattuto le porte in faccia alle major discografiche per autoprodursi con la sua etichetta NatyLoveYou: "Sono sempre stato uno che voleva sapere, che non firmava in bianco, insomma uno un po' rompi. E qualche bastone fra le ruote me lo hanno messo. Nonostante questo, non ho mai pensato di dire basta. I vaffa, anche tanti, sì, ci sono stati, li ho detti, ma non ho mai pensato di lasciare la musica. Anche quando sono stati preferiti altri a me".
© carabinieri
Quanto al nuovo album, in cui torna il sodalizio con Pierdavide Carone (ex di Amici), autore del brano che gli regalò il successo al Festival, nel singolo "Inciampando dentro un'anima": "Tempo fa gli dissi che avevo in mente un disco per i miei 10 anni di carriera e gli chiesi se aveva qualcosa per me, che fosse però la sua chiave di lettura su di me. Ho fatto così anche con gli altri autori (da Tony Maiello a Saverio Grandi e Diego Ceccon, ndr). Lascio totale libertà alla loro ispirazione a creatività".
"Dieci" è un disco che parla d'amore "in tante sfaccettature diverse. Quando le canzoni non parlano d'amore, parlano di sociale. Ma in fondo anche il sociale è una forma d'amore... Spesso ci chiediamo come siamo arrivati ad essere quelli che siamo, ma basta guardarsi indietro per capirlo. Siamo la somma delle nostre esperienze ovvero siamo ciò che ci è successo nella vita, ciò che abbiamo voluto far succedere, le nostre scelte, i nostri amici, i nostri amori, la nostra famiglia, i nostri incontri. Oggi sono il frutto della mia vita passata, il risultato di questi anni. Ho ancora tanti obiettivi da raggiungere, tanti progetti da realizzare, sarà dura ma non mi lascerò sopraffare dalla paura".