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Toh, il metano! Seat e Skoda ci puntano ancora

A Parigi non cʼè solo lʼelettrico come carburante alternativo

Quando si visita un grande Motor Show si nota sempre la discrepanza tra quel che cʼè agli stand e quel che circola su strada. Le innovazioni, le idee futuribili affollano i padiglioni ma sono assenti sulle nostre strade. A Parigi, ad esempio, si potrebbe pensare che lʼauto elettrica sia ormai una realtà, perché tutti ma proprio tutti i costruttori hanno veicoli così alimentati, mentre su strada si faticano a vederli. Unʼeccezione però è rappresentata dai veicoli a gpl e metano.

Quando si parla di carburanti alternativi a benzina e gasolio, infatti, si pensa alle soluzioni ibride elettriche e full electric, dimenticando come una fetta di mercato sia nelle mani dellʼalimentazione a gas: gpl e metano. In mercati come quello italiano, anzi, la loro quota è incisiva, perché è noto come il gas costi meno e abbia una miglior resa in termini di scarichi nocivi, così da poter circolare in aree dove i carburanti tradizionali non possono. Ecco allora che Seat e Skoda, due brand del gruppo Volkswagen, abbiano portato al Mondial di Parigi 2018 la Arona TGI e la Octavia G-Tec, un Suv e una station wagon con la doppia alimentazione benzina e metano.

Seat  Arona TGI dispone di tre serbatoi per il metano che permettono di fare 400 km, più un serbatoio per la benzina che consente di aggiungerne altri 200 circa. Il motore è un piccolo 3 cilindri 1.0 di buona potenza ‒ 90 CV ‒ e coppia massima di 160 Nm tra i 1.900 e i 3.500 giri al minuto. Il cambio manuale a 6 rapporti valorizza il piacere di guida del baby Suv spagnolo, lungo meno di 4,15 metri. Oltre che a pesare sul portafogli, positivamente, ha il merito di ridurre le emissioni di CO2 di quasi il 25% e di NOx (ossidi di azoto) fino al 75%. Per Seat la Arona TGI è il quarto modello a metano (dopo Leon, Ibiza e Mii), ed è proposto per ogni allestimento della gamma: Reference, Style, XCellence e FR.

Skoda  Octavia G-Tec benzina/metano è proposta soltanto in carrozzeria SW e col cambio automatico a doppia frizione DSG a 7 rapporti. Il motore è il nuovo 1.5 turbo a iniezione elettronica che sviluppa ben 130 CV e rispetta lo standard Euro 6.2. Con i tre serbatoi per il metano, la wagon boema assicura un’autonomia di marcia di 480 km, ma cʼè poi un altro serbatoio di benzina che aggiunge autonomia alla vettura. Lʼavvio delle consegne in Italia è previsto nel primo trimestre 2019.

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