Un’insegnante di una scuola media nel cosentino è stata condannata in primo grado a due mesi di reclusione per abuso dei mezzi di correzione. Per il momento la pena è sospesa, come consentito dalla legge. La maestra scrisse nel marzo 2016 con una biro sulla fronte di uno studente una parola in inglese perché secondo lei non la pronunciava nel modo corretto, umiliandolo davanti all'intera classe. Immediata fu la denuncia da parte dei genitori.
L’educatrice di lingua inglese ha dovuto pagare tutte le spese processuali e la liquidazione dei danni in favore della parte civile. Non è noto se sia stato avviato anche un procedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante.