Israele contro il Real Madrid: Emmanuel Nahshon, portavoce del ministero degli Esteri, ha attaccato la squadra spagnola per aver accolto Ahed Tamimi, la 17enne che ha scontato otto mesi di prigione dopo aver schiaffeggiato un soldato israeliano. "Il club accoglie una terrorista che incita all'odio e alla violenza. Vergognoso", ha dichiarato Nahshon. La Tamimi è considerata dai palestinesi la "pasionaria" della lotta contro lo Stato ebraico.
Tamimi, accompagnata dal padre, anche lui attivista, è giunta in Spagna per partecipare a vari eventi politici e su invito del Real ha visitato lo stadio Santiago Bernabeu. Nell'incontro con Emilio Butragueno, ex stella e ora manager del club, alla ragazza è stata regalata una maglia della squadra con sopra stampato il suo nome.
Nel suo giro, Tamimi è stata ospite anche del municipio di Madrid, guidato dal sindaco Manuela Carmena, eletta nel 2015 in una lista civica di centrosinistra. Per questo l'ambasciatore israeliano in Spagna, Daniel Kutner, ha protestato denunciando su Twitter che la palestinese non è una "pacifista, bensì una che difende la violenza e il terrorismo. Le istituzioni che l'hanno ricevuta e l'hanno festeggiata alimentano indirettamente l'aggressione e non il dialogo di cui abbiamo bisogno".
La 17enne è uscita di prigione a fine luglio dopo aver scontato una pena di otto mesi di detenzione per aver colpito ripetutamente con schiaffi e spinte un militare israeliano, che però non reagì. Il video della scena diventò immediatamente virale sui social. "La resistenza continuerà fino alla fine dell'occupazione militare", aveva affermato la giovane non appena tornata dalla prigione al suo villaggio in Cisgiordania.