Nuovo scandalo a colpi di presunti abusi sessuali nel cinema, e stavolta il movimento #MeToo ha coinvolto il Regno Unito. Nella bufera è finito Noel Clarke, 45enne attore, sceneggiatore e regista londinese di radici familiari caraibiche, accusato da una ventina di donne - tutte venute in contatto con lui per lavoro nell'ambiente artistico - di molestie, offese e bullismo secondo un'inchiesta del "Guardian". Clarke è stato immediatamente sospeso dalla Bafta, l'Academy britannica del cinema e della tv.
Molto popolare Oltremanica per i ruoli da protagonista in serie televisive di grande successo come "Doctor Who", ma noto anche per diverse interpretazioni sul grande schermo e alcune esperienze teatrali, Noel Clarke - sposato e padre di tre figli - aveva ricevuto un primo premio Bafta come attore emergente nel 2009; e ne ha avuto uno alla carriera appena pochi giorni fa nell'edizione del 2021 degli "Oscar britannici" contrassegnata da una maggiore attenzione alla diversità di genere e alle minoranze etniche.
Fra chi lo accusa, riferisce il "Guardian", ci sono le attrici Jing Lusi, che afferma d'aver subito molestie e minacce sul set del film "SAS: Red Notice", e Jahannah James, che sostiene d'essere stata ripresa durante un provino nuda contro la propria volontà da Clarke, il quale avrebbe poi mostrato il video a un produttore in un caso tipico di 'revenge porn'.
L'attore e regista da parte sua assicura d'essere pronto a chiedere "scusa a chiunque sul lavoro si fosse sentito non rispettato o a disagio" con lui, ma nega "con veemenza qualunque misfatto o comportamento sessuale illecito". E fa sapere d'essere deciso a "difendere da false accuse" il proprio onore nonché "20 anni di carriera ispirati alla volontà di mettere sempre in primo piano l'inclusione e la diversità"