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Manovra, ecco i numeri delle misure approvate dal Governo

Il reddito di cittadinanza vale 10 miliardi, la "quota 100" tra i 6 e gli 8, la falt tax 1,5

ansa

La nota di aggiornamento al Def prevede un deficit fino al 2,4%. Una cifra che libererà circa 27 miliardi di euro per la manovra e consentirà innanzitutto la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sull'Iva che pesano per 12,5 miliardi sul bilancio del prossimo anno. Il reddito di cittadinanza vale invece 10 miliardi. La revisione della legge Fornero con l'introduzione di "quota 100" è stimata tra i 6 e gli 8 miliardi. La flat tax sugli autonomi dovrebbe invece valere 1,5 miliardi.

Ecco i punti principali del provvedimento:

Cancellazione degli aumenti dell’ Iva previsti per il 2019.

Introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei Centri per l’impiego.

Introduzione della pensione di cittadinanza.

Introduzione di modalità di pensionamento anticipato per favorire l’assunzione di lavoratori giovani (superamento della legge Fornero).

Prima fase dell’introduzione della flat tax tramite l’innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani.

Taglio dell’ imposta sugli utili d’impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi.

Rilancio degli investimenti pubblici attraverso l’incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato.

Programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio.

Politiche di rilancio dei settori chiave dell’economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni.

Stanziamento di risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie.

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