I padiglioni della Fiera di Parma ospitano per nove giorni, da sabato 29 settembre a domenica 7 ottobre, l’edizione d’autunno di Mercanteifiera, l’appuntamento internazionale di antiquariato, modernariato, collezionismo e vintage. Oltre alla consueta mostra mercato di oggetti antichi e nuovi, a caccia dell’acquisto raro e curioso, sono in programma due mostre collaterali: la prima è intitolata “La via delle perle di vetro da Venezia a Timbuctu XV- XX sec”; la seconda “Da lamiera a design: la maieutica di Sergio Scaglietti”, dedicata al mito della Ferrari.
Nel percorso espositivo, che occupa oltre 45mila metri quadrati di superficie con circa 1000 espositori internazionali, si trovano l'an-tiquariato del 600 e del 700, la pittura dell’ 800 come De Nittis, il design, (da Gio Ponti a Buffa o Borsani solo per citarne alcuni), un’area dedicata alla fotografia dove non è inusuale imbattersi in scatti di De Dienes o di Henri-Cartier Bresson. Infine il collezioni-smo vintage con tanti marchi importanti, tra cui Chanel, Louis Vuit-ton, Hermes o Manolo Blahnik.
E’ presente in Fiera anche uno degli incredibili collier “fake” dell’attrice hollywoodiana Mae West, star dei musical americani che durante la seconda guerra mondale finanziò la raccolta fondi del governo USA vendendo tutti i suoi gioielli ed esibendo in pub-blico clamorosi “falsi”. Uno di questi gioielli è esposto accanto ai capelli di Napoleone e Giuseppina Beauharnas e ad un torchon di Jacqueline Kennedy Onassis.
Nella sezione di Archi e Parchi, la sezione di Mercanteinfiera de-dicata ai pezzi d’epoca per esterni.e ospitata al padiglione 5, infi-ne, va in scena il mito delle tre Esperidi, Egle, Aretura ed Espera, che la leggenda greca pone in un giardino come guardiane dei magi-ci frutti dorati di un albero vigilato da un drago.
La prima mostra collaterale, ospitata nel padiglione 4, “La via delle perle di ve-tro da Venezia a Timbuctu XV- XX sec”, racconta la storia di Augusto Panini, collezionista di perle veneziane e curatore della rassegna, animato dalla volontà di andare oltre il commercio, per spaziare tra piacere, bellezza e sentimento. In sei teche Panini mette in mostra le sue armi sedutti-ve da collezione: oltre 5mila “margarite” (così si chiamavano nel ‘300 le perle), di tradizione romana e bizantina, monocolore o dai cromatismi fantasiosi, ritrovate nelle diverse regioni sub-sahariane. Così l’arte antica della Serenissima incrocia a Mercan-teinfiera riti e magie delle culture africane.
Un’altra storia parte da Modena ed è dedicata al genio di Sergio Scaglietti che, con il suo estro visionario, contribuì alla leggenda della Ferrari e delle sue mitiche auto. Per la casa di Maranello Sca-glietti disegnò alcuni modelli simbolo degli anni Sessanta come la 250 Testa Rossa, la 250 GT California, la 250 GTO e le 750 e 860 Monza. Sua anche la 375 MM, realizzata a metà anni ’50, per Roberto Rossellini e Ingrid Bergman. In esposizione, in omag-gio al designer modenese, due gioielli di casa Ferrari, la 750 Monza e la 250 Le Mans. La mostra collaterale dal titolo “Da lamiera a design: la maieutica di Sergio Scaglietti” (Pad. 4) è curata da Oscar Scaglietti e Davide Toni della Toni Auto, autofficina di Ma-ranello specializzata nel restauro delle vetture che portano i famosi marchi della terra dei motori.
Per informazioni: sito Internet http://mercanteinfiera.it