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Csm, nuovo vicepresidente Ermini chiede a Pd sospensione iscrizione | Ma Di Maio attacca: sistema contro di noi

Per Mattarella "inizia una nuova pagina del Consigliosuperiore della magistratura". Il ministro della Giustizia, Bonafede: "Parte delle toghe ha deciso di fare politica"

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Il nuovo vicepresidente del Csm David Ermini, subito dopo l'elezione ha annunciato di aver "chiesto la sospensione dell'iscrizione al mio partito", il Pd. Il motivo, ha spiegato, è che "quando si assume un incarico istituzionale si deve avere la possibilità di essere libero". E soprattutto al Csm bisogna "dismettere la propria casacca e rispondere solo alla legge e alla Costituzione".

Mattarella: "Inizia nuova pagina per il Csm" - "Inizia una nuova pagina del Consiglio superiore della magistratura". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Csm, ha ricordato Mattarella, è un "organo collegiale che porta avanti i compiti assegnati dalla Costituzione".

Di Maio attacca Ermini: "Sistema contro di noi" - L'elezione di Ermini non è però piaciuta al vicepremier Luigi Di Maio. "Questo renzianissimo deputato fiorentino del Pd è appena stato eletto presidente di fatto del Consiglio superiore della magistratura. Lo hanno votato magistrati di ruolo e membri espressi dal Parlamento. Ma dov'è l'indipendenza?", si è chiesto Di Maio in un post su Facebook. "E avevano pure il coraggio di accusare noi per Foa che non ha mai militato in nessun partito. E' incredibile. Il sistema è vivo e lotta contro di noi".

Bonafede: "Parte dei magistrati ha deciso di fare politica" - Dopo Di Maio, è intervenuto anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, anche lui critico su Ermini. "I magistrati del Csm hanno deciso di affidare la vice presidenza del loro organo di autonomia ad un esponente di primo piano del Pd, unico politico eletto in questa legislatura tra i laici del Csm. Da deputato mi sono sempre battuto affinché il Parlamento individuasse membri laici non esposti politicamente. Prendo atto che all'interno del Csm, c'è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica!".

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