“Ho preso mia moglie per mano e le ho detto: il nostro viaggio finisce qui”: è così che Massimo delle Vigne racconta ai microfoni di Mattino Cinque la feroce aggressione subita dalla stessa banda di malviventi che nella notte di domenica 23 settembre ha rapinato i coniugi Martelli nella loro villa di Lanciano, tagliando l’orecchio alla moglie. Delle Vigne, proprietario di un negozio di ferramenta nella città teatina, è una delle (almeno) altre sei vittime del commando, il cui capo è ancora ricercato.
A tre giorni dalla rapina in casa Martelli sono stati invece arrestati tre romeni: uno di loro ha anche rischiato il linciaggio dalla folla. Dell’aggressione subita l’uomo ricorda la “violenza inaudita”, con “calci, pugni, manganelli, piedi di porco”, e le minacce di morte con un taglierino.
Anche Augusto Caporale è un'altra vittima della banda: sul volto porta ancora i segni di quella violenza e racconta: “Mi hanno tirato un pugno in faccia con qualcosa di metallico. Mentre mi picchiavano il mio pensiero era: speriamo che finisca tutto subito”.
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