Il filo spinato e la camicia di forza già dalla copertina urlano il desiderio di libertà di Loredana Bertè. L'artista ne ha fatto un manifesto di vita e ha scelto di usarla, con un gioco di parole, anche nel titolo: "LiBertè". Il nuovo album di inediti, dopo 13 anni, esce il 28 settembre e verrà lanciato con una app con video e contenuti speciali. Un disco rock, punk e pop che la cantante raconta così a Tgcom24: "Rivendico il mio diritto alla follia e alla libertà".
Loredana partiamo subito da Fossati, che è tornato a scrivere per te dopo tanti anni, "Messaggio dalla luna", cosa hai provato?
Una grande emozione. Non scrive più per nessuno, l'ha fatto solo per me. In lui ho cercato più l'amico che l'autore, mi ha fatto davvero piacere mi abbia detto sì. Gli ho spedito una lettera, mi ha risposto con questo gioielli di canzone.
Ci sono anche tanti giovani autori, da Simonetta a Ilacqua e Pulli, come è stato il confronto generazione?
Mi sono trovata molto bene. Mi hanno lasciata libera di stravolgere testi e musiche. Le ho 'bertizzate'. Mai fatto un disco con riempitivi. Se una canzone non mi dà emozione non la metto in scaletta. Sto sempre attenta ai testi, per me le parole sono pietre.
In copertina ci sei tu con una immagine forte, una camicia di forza...
È il mio manifesto. Quella camicia di forza me l'hanno messa davvero anno fa. Facevano lavori dalla mattina alla sera e io non sopportavo quei rumori. Così ho spaccato la portineria. Sono venuti a prendermi in 15. È finita che mi sono messa a cantare anche nell'ospedale psichiatrico, si stava meglio lì dentro...
Come è nata l'idea di questo album?
Dopo il concerto all'Arena di Verona con le colleghe. È stato il culmine dell'incontro con Fiorella. Mannoia, ci ha unite il fatto che a entrambe Renato Zero ha fatto una carognata che non sto neanche a dire. Con lui non ci parliamo più. È uno che ascolta solo la sua musica, per questo ai concerti non ha bisogno del gobbo. Una volta mi ha abbandonato in autogrill perché mi sono rifiutata di sentire solo le sue canzoni in auto...
Hai scelto di lanciare subito due singoli, cosa rara in Italia...
Sono la prima a farlo nel nostro Paese. È un regalo ai miei fan, che mi sono sempre stati vicini. Questi dieci brani sono tutti singoli, fra pop rock e punk, di cui usciranno i video.
© da-video
La voce è tornata più potente e forte, è così?
Mi piaccio più ora che a 20 anni. Sono piena di energie e voglia di fare. Merito anche dell'incontro fortunato con i Boomdabash, sono rinata. Questo successo con 'Non ti dico no' è stato bello e inaspettato. Ringrazio le radio che ci hanno sostenuto. Ai concerti ho visto così tanta gente come forse non è mai successo.
Sei sempre stata una attivista, cosa pensi del panorama politico oggi?
I politici di ora mi appaiono ombrellai e arrotini. Non ne vedo più in giro, anche gli intellettuali si sono defilati. Sono sempre stata e rimango di sinistra, sono una "manifestina", mi piace come mi ha definito Fabrizio De André, "un pettirosso da combattimento".
Del MeToo e di Asia Argento cosa pensi?
Dico che è giusto denunciare i maiali. Di Asia non parlo, sono troppo coinvolta. Per me è una figlia e io sono da sempre la sua mamma rock.
A Sanremo ci vai quest'anno?
Ho intenzione di presentarmi, ho riservato l'undicesimo inedito, scritto da Curreri, per il Festival. Voglio rompere le scatole per 5 giorni, poi sarà Baglioni a decidere.
L'album si apre e si chiude con le voci dei bambini...
Un bimbo in un asilo ha detto a un compagno che portava sfiga, così il maestro ha raccontato la storia di mia sorella Mimi come se fosse una favola. I bambini hanno capito. Mi hanno inondato di disegni e messaggi. Hanno cominciato a seguirmi, obbligando mamme e nonni a portarli ai miei concerti. Sono innocenza pura. È bello sentirli cantare le mie canzoni. Sono una tela bianca su cui dipingere qualcosa di bello.