"MATTARELLA LO ESAMINERA' CON CURA"

Dl Genova ancora rinviato, Toti: "Spero che l'impianto concordato non cambi"

Il presidente della Liguria invita il governo a nominare al più presto il commissario che "avrà poteri biblici"

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Resta incerto il destino del decreto per Genova, non ancora arrivato sulla scrivania del presidente della Repubblica Sergio Mattarella come aveva invece annunciato il vicepremier Di Maio. Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha "spostato" l'arrivo di un paio di giorni. Il governatore della Liguria Giovanni Toti avverte: "L'impianto concordato con il governo non deve cambiare, e sollecita lo sblocco dei fondi gli aiuti e i sostegni previsti".

"Ci aspettiamo non solo che il commissario venga concordato con gli enti locali. Ci aspettiamo che abbia un curriculum specchiato dal punto di vista morale e di straordinaria efficacia per la realizzazione di opere di quel livello. A lui sarà demandato chi, come e perché fare il ponte. Si tratta ormai di una figura mitologica, un misto tra Superman e un asceta medievale". Ha aggiunto Toti durante la conferenza stampa a Genova.

"Commissario avrà poteri quasi biblici" - "Al nuovo commissario il governo delega poteri straordinari anche in termini di indirizzo politico perché a lui viene demandata la scelta di dove, come e chi ricostruisce il ponte. Acquista dei poteri quasi biblici, credo che debba avere capacità quasi sovrumane un misto tra superman e un profeta". Questo il parere ironico-polemico di Giovanni Toti parlando del commissario ancora da nominare.

Ferrovia a pieno regime dal 4 ottobre - Toti ha anche annunciato che dal 4 ottobre riapre a pieno regime la ferrovia verso Nord, quella che passa sotto il ponte Morandi crollato lo scorso 14 agosto. Il governatore ha anche fatto appello al ministro Toninelli affinché sblocchi i fondi, 1,1 miliardi di euro, per il Terzo Valico. "Se non accadesse, sarebbe devastante sia per il sistema ligure sia per le aspettative dell'opinione pubblica", aggiunge Toti.

Verità e giustizia sono le priorità - "Le esigenze di verità e di giustizia per le vittime e per le famiglie sono la priorità delle priorità. Sono io il primo a chiedere la verità su che cosa è successo e voglio vedere puniti i responsabili. Il tempo di cui la procura avrà bisogno è giusto che lo abbia tutto", ha detto ancora Toti dopo che ieri sono stati dati due mesi ai periti per le loro attività. "So per certo - sottolinea - che la procura non sprecherà un istante".