Un buon bicchiere di vino rosso a pasto fa buon sangue: non è una leggenda, è la pura verità! Già, perché il resveratrolo, contenuto proprio nella buccia dell'uva rossa, è un formidabile alleato nella guerra alle patologie cardiache, è un ottimo antinfiammatorio ed svolge anche un'azione antiage. Ecco dunque alcuni tra i più importanti benefici di questa sostanza così preziosa per la salute del nostro organismo.
Il resveratrolo, oltre che nell'uva rossa, si può trovare nei mirtilli, nel succo di melograno, nei pinoli, nelle arachidi e nelle bacche di gelso. Si tratta di una molecola vegetale davvero preziosissima per la nostra salute, vediamo perché.
Il cuore prima di tutto: tanto per cominciare, i benefici del resveratrolo sono stati studiati "sul campo", quasi nel vero senso della parola. Infatti, si è notato che la popolazione della Francia meridionale, con abitudini alimentari analoghe a quella di alcune regioni degli Stati Uniti, è assai meno soggetta a patologie cardiovascolari. Pare che questa differenza sia dovuta al resveratrolo contenuto nel vino, abitualmente consumato dai francesi ben più che dagli americani: nella buccia degli acini dell'uva rossa si trovano infatti delle fitoalessine, ovvero sostanze si accumulano in numero maggiore in risposta all'attacco degli agenti patogeni. Tuttavia, meglio non alzare il gomito: gli effetti benefici verrebbero subito annullati dall'eccesso di alcol, meglio semmai integrare la dieta con prodotti presenti sul mercato.
Contro i radicali liberi: il resveratrolo è un ottimo antiossidante. Gli antiossidanti sono preziosissimi per la nostra salute perché combattono i radicali liberi, che sono davvero nocivi in quanto accelerano i processi di invecchiamento cellulare, deprimono il sistema immunitario favorendo l'insorgenza di numerose malattie e forme tumorali.
Bye Bye vecchiaia: il resveratrolo è perfetto anche come anti age in quanto svolge un'azione stimolante per la proliferazione delle cellule e la loro produzione di collagene, con un miglioramento notevole del tono della pelle ed un generale effetto antiaging.
Il cervello ringrazia: uno studio condotto dall'Istituto di Biomembrane e Bioenergetica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bari ha dimostrato che il resveratrolo è in grado di ripristinare la neurogenesi (cioè la produzione di cellule neurali) alimentando diversi processi cellulari, tra cui la proliferazione e la corretta funzionalità dei neuroni: proprietà utilissima per chi, ad esempio, è affetto da sindrome di Down.
Una memoria di ferro: il resveratrolo sembra avere effetti positivi sull'ippocampo, una parte del cervello fondamentale per le funzioni della memoria, dell'apprendimento e dell'umore. In Texas è stata condotta una ricerca che ha evidenziato come l'apprendimento e la memoria migliorino con il resveratrolo: la crescita e lo sviluppo di nuovi neuroni pare raddoppiare se si assume questa molecola. Stando a quanto emerso da questo studio, sembra che un trattamento a base di resveratrolo possa effettivamente prevenire il rischio di perdita di memoria negli anziani e potrebbe essere utile anche per la cura di patologie come la demenza di Alzheimer.
E per finire: ultima, non meno importante, è la capacità del resveratrolo di stimolare i processi coinvolti nella regolazione del ciclo cellulare e nella riparazione del DNA. Da alcuni studi risulta inoltre che le persone che seguono una dieta ricca di resveratrolo sarebbero meno esposte al rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e anche del cancro, in quanto il resveratrolo blocca la produzione della ciclo ossigenasi, ovvero l’enzima che causa la crescita di cellule tumorali: e scusate se è poco!