Vita quotidiana

Essere mancino: è uno svantaggio o un indizio di genialità?

Qualche curiosità su chi preferisce usare la mano sinistra, tra pregiudizi e speciali doni di natura

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Fino a non molto tempo fa chi a scuola scriveva con la mano sinistra era osteggiato e persino punito: oggi i mancini non sono più considerati “sbagliati”, ma intorno a loro c’è ancora un certo velo di mistero. Non a caso la destra in moltissime culture è indicata come la mano “buona”. Oggi spesso si pensa che i mancini siano più dotati dei destrimani: non a caso tra chi usa la sinistra spiccano nomi illustri come Albert Einstein, Leonardo da Vinci, Ludwig van Beethoven, Napoleone e, in tempi più recenti l’ex presidente americano Barack Obama, gli sportivi John McEnroe, Valentino Rossi e Michel Platini.

Innanzi tutto è da sottolineare che mancini si nasce: un recente studio tedesco ha rivelato che la mano dominante si afferma già nella vita intrauterina e questa “scelta” sarebbe legata non al cervello, ancora in formazione, ma all’attività dei geni nel midollo spinale. Oggi il fenomeno interessa circa il 10-13% della popolazione mondiale e il dato appare stabile: l’evoluzione quindi non sembra aver avuto effetti di selezione su questa caratteristica, anche se gli ostracismi e le persecuzioni hanno reso difficile nei secoli la vita a chi si trovava a usare la mano “sbagliata”.

La cattiva fama della sinistra viene da lontano, a cominciare dalla stessa etimologia della parola: mancino viene dal latino “mancus”, che significa storpio e suggerisce l’idea della mancanza di qualche cosa, in questo caso della mano destra. Anche alla parola “sinistro” è attribuito un significato negativo, come sinonimo di “oscuro” e “minaccioso”. La religione ha un ruolo importante nell’alone di negatività attribuita alla mano sinistra e in generale a tutta questa parte del corpo. Secondo il Corano Maometto adoperava solo la destra per le abluzioni (i lavaggi sacri e rituali), mentre con la sinistra lavava le parti intime. Nel mondo ebraico e in quello cristiano la destra e la sinistra sono collegate addirittura con la sfera del bene e del male: secondo le Scritture, ad esempio, nel giorno del Giudizio Universale i “buoni” si troveranno alla destra di Cristo, mentre le anime destinate alla dannazione saranno relegate alla sua sinistra.

Eppure i mancini si prendono spesso la loro rivincita sui destrorsi, come dimostra la schiera di personaggi illustri e geniali che nella storia hanno usato la sinistra come mano dominante. Tra i nomi più celebri spiccano ad esempio quelli di Bill Gates, Lionel Messi, Marie Curie e, risalendo più indietro nel tempo, Wolfgang Amadeus Mozart, Mark Twain e Aristotele. Insomma, il mancinismo potrebbe essere un segnale di genialità, anche se le ragioni non sono note. Si sa che la scelta della mano dominante è legata alle funzioni cognitive. Dagli ultimi studi è emerso che chi usa prevalentemente la sinistra presenta un maggiore sviluppo dell’emisfero destro del cervello, nel quale risiede la cosiddetta “intelligenza spaziale”. Inoltre il cervello dei mancini presenta un particolare sviluppo del corpo calloso, nel quale passano i collegamenti nervosi tra l’emisfero destro e quello sinistro. Tutto questo fa supporre che i mancini abbiano una maggiore capacità di elaborare le informazioni.

Il fatto di utilizzare più dei destrorsi l’emisfero destro rende i mancini più creativi e più predisposti nelle arti figurative, visto che le capacità visuali sono collocate appunto in questa parte del cervello. Per lo stesso motivo, secondo uno studio dell’University College of London, i mancini hanno un’intelligenza verbale più sviluppata. La connessione particolarmente solida tra gli emisferi cerebrali li porta anche a reagire più velocemente agli stimoli e per questo sono avvantaggiati negli sport. Il fatto di essere costretti a vivere in un mondo pensato e organizzato per chi usa la mano destra li rende infine più flessibili e mutitasking.

I mancini sono particolarmente brillanti in alcuni campi del sapere, tra cui la musica e la matematica. l’architettura e nel gioco degli scacchi. In particolare, uno studio citato in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica “Frontiers in Psychology”, ha evidenziato, in un gruppo di studenti, i mancini superano il resto del campione quando si tratta di risolvere quesiti matematici impegnativi, specie tra gli adolescenti maschi, mentre sono pari agli altri nella soluzione di problemi più semplici. Al contrario, essere completamente destrorsi potrebbe accompagnarsi a uno svantaggio in questa disciplina. Visto però che molti destrimani presentano la stessa struttura cerebrale dei mancini occorre cautela nell’indicare la scelta della mano dominante come un indicatore di genialità o di uno svantaggio cognitivo. Insomma, la mano sinistra non perde il suo alone di mistero.

Infine, una curiosità. L'abitudine di indossare la fede nuziale sull'anulare sinistro nasce probabilmente nell’antica Roma: lo scopo era allontanare il male associato a questo lato del corpo. Come dire: l’amore e il valore del gioiello possono stregare anche le forze più negative.