testimonianza shock

Germania, ipotesi espulsione per gli italiani rimasti senza lavoro | Radio Colonia: "Fenomeno circoscritto"

Una donna racconta di essere stata convocata dall'Ufficio per gli immigrati che le ha dato una sorta di ultimatum. L'emittente che ha diffuso la notizia ha deciso di fornire alcune precisazioni

© ansa

Gli italiani e tutti gli europei emigrati in Germania e rimasti senza lavoro potrebbero essere espulsi se non riescono, o non possono, trovare un'occupazione entro sei mesi. L'allarme è stato lanciato da Radio Colonia, con un servizio della trasmissione in italiano Cosmo che ha mandato in onda la testimonianza shock di una donna italiana, a cui sono stati dati 15 giorni di tempo per trovare un impiego, pena il rimpatrio forzato. Dopo il clamore suscitato dalla notizia, Radio Colonia ha però deciso di fornire alcune precisazioni. Si tratta di "inviti" e non richieste di rimpatrio, inoltre "il numero è circoscritto e non si tratta certamente di un fenomeno di massa, come alcuni organi di stampa hanno voluto riportare".

"Se fosse vero, l'atteggiamento della Germania sarebbe molto grave e andrebbe a colpire l'essenza stessa della Ue", commenta all'Ansa il sottosegretario agli Esteri, Riccardo Merlo, sottolineando che "sarebbe un paradosso: l'Italia sotto accusa perché cerca di difendere l'Europa dall'immigrazione illegale e la Merkel che starebbe colpendo un diritto fondamentale dei cittadini Ue".

Una donna italiana racconta di essere stata convocata dall'Ufficio per gli immigrati che le ha dato una sorta di ultimatum. "Mi hanno comunicato che avevo quindici giorni di tempo, visto che non potevo provvedere a me stessa, per trovare un lavoro: altrimenti mi avrebbero rimpatriato e avrebbero pure pagato il viaggio a me e alle bambine, se non fossi stata in grado di poterlo pagare io".

La donna ha aggiunto di aver rinunciato al lavoro per una gravidanza e di essersi poi separata, rimanendo così senza mezzi di sussistenza. Dopo la richiesta del sussidio sociale e un'attesa di tre mesi, è arrivato l'avvertimento. Ma non e' un caso isolato e sono in molti ad aver avuto comunicazioni simili, prima a voce e poi per lettera.

Le precisazioni di Radio Colonia - "Purtroppo il nostro servizio andato in onda il 19.09.2018 ha provocato libere interpretazioni e conclusioni da parte di molti colleghi della stampa italiana, da cui prendiamo le distanze, ci teniamo a precisare alcune cose. Questo per evitare ulteriori speculazioni e ricostruzioni fantasiose. Ribadiamo che, stando alle nostre stime, nell'arco di un anno (agosto 2017- agosto 2018), sono circa un centinaio le lettere recapitate ad italiani in cui si prospetta un eventuale rimpatrio. Il numero è circoscritto. A chi vengono inviate le lettere? In base alla vigente normativa tedesca, dopo un anno di lavoro, si matura il diritto al sussidio di disoccupazione, che ha la durata di 6 mesi. Per altri 6 mesi, nel caso se ne faccia richiesta, si possono percepire prestazioni di sostegno sociale. Superato questo periodo, se non si risiede in Germania da almeno cinque anni, o si svolge una prestazione lavorativa di almeno 10,5 ore settimanali, non vengono più erogate prestazioni assistenziali - precisa l’emittente - Succede quindi che alcuni comuni, dopo aver ricevuto l'informazione da parte dei Jobcenter (gli uffici del lavoro locali) di richieste di rinnovo di aiuto sociale, oltre i 6 mesi garantiti, venendo a mancare i requisiti previsti dalla legge (come detto, 5 anni di residenza o prestazione lavorativa di almeno 10,5 ore settimanali), questi "consiglino" agli italiani, e agli altri stranieri di origine europea, di lasciare il Paese, a meno che non dimostrino di essere alla ricerca di un lavoro".

Infine, l’emittente sottolinea che è "discutibile è che alcuni comuni, a fronte di una legittima negazione di una prestazione sociale, facciano seguire l'invito a lasciare il territorio federale, pur trattandosi di cittadini comunitari". E conclude con un’ulteriore precisazione: "Di fronte a titoli di giornali italiani, secondo i quali la Germania caccerebbe gli italiani poveri dal proprio territorio, facciamo notare che, degli oltre 700.000 italiani residenti in Germania, circa 70.000 percepiscono in modo pieno e legittimo un sussidio sociale".