"certe cose vanno dette pubblicamente"

Casalino contro Mef, Di Battista: "Via i tecnici che ostacolano" | Di Maio: "Servitori dei partiti in gangli Stato"

L'esponente pentastellato sottolinea che il portavoce di palazzo Chigi "ha sbagliato" perché "certe cose vanno dette pubblicamente". Il vicepremier rincara la dose: "Le lobby ci attaccano"

© ansa

"Siamo onesti, Casalino ha sbagliato. Non si mandano audio in privato ai giornalisti. Certe cose vanno dette pubblicamente". Alessandro Di Battista interviene in difesa del portavoce di Palazzo Chigi che, in un audio privato, ha accusato "i tecnici del Mef che proteggono il solito sistema". E rivendica: "Chi mette i bastoni tra le ruote va cacciato". Di Maio rincara la dose: "Nei gangli fondamentali dello Stato ci sono molti servitori dei partiti".

Di Battista: "O trovano soldi o si trovano un altro lavoro" - "Semplice. O trovano i soldi per il reddito di cittadinanza (come li hanno trovati per le banche) o si trovano un altro lavoro", continua Di Battista, che respinge i toni giornalistici usati per criticare Casalino che avrebbe usato toni violenti: "Dove sta la violenza in tutto ciò? Violenza è il sistematico tradimento della volontà popolare", sottolinea.

"Giornalisti violenti contro Casalino perché M5s vuole togliere finanziamenti pubblici" - "Violenza è trovare denari per il Tav - spiega -. per le banche, per le guerre di invasione mascherate da missioni di pace e dimenticarsi della povera gente. Violenza è utilizzare i giornali non per informare ma per bloccare ad ogni costo un movimento perché quel movimento vuole cancellare i finanziamenti pubblici all’editoria. Violenza è vedere questi giornalisti fare i leoni di fronte a Rocco Casalino ma poi farsela nei pantaloni sul caso Consip. Questa è la violenza che si respira davvero in Italia".

"Se il sistema reagisce così è un buon segno" - "Contro questa violenza la stragrande maggioranza degli italiani si è espressa. Quindi avanti tutta e barra dritta. Amici non vi lasciate intimorire dai soliti cani da riporto del sistema anzi gioite, se il sistema reagisce così è un buon segno!", conclude.

Di Maio: "Partiti hanno messo loro servitori nelle fondamenta dello Stato" - Anche il vicepremier Luigi Di Maio, in una lettera ai parlamentari M5s, interviene in difesa di Rocco Casalino dopo le accuse ai tecnici del Mef: "Non voglio generalizzare, ma è chiaro ed evidente che il sistema, negli ultimi 20 anni, ha piazzato nei gangli dello Stato dei servitori dei partiti e non dello Stato. E questo mi preoccupa molto". Il governo è unito, spiega Di Maio, "ma c'è chi rema contro, ovvero una parte della burocrazia dei ministeri".

"Governiamo con la Lega ma le lobby attaccano noi" - "Al governo ci siamo noi e c'è la Lega. Ma se partiti, lobby e burocrati devono scegliere chi combattere, sono tutti d'accordo con il 'dagli addosso' al Movimento 5 Stelle, sempre e comunque", accusa il ministro del Lavoro. "Ritengo inaccettabile" che adesso il bersaglio siano diventati i nostri dipendenti della comunicazione. Chiunque vive il Movimento conosce bene l'importanza delle nostre strutture di comunicazione. Sono i migliori perché, in tutti questi anni, si sono inventati ogni giorno metodi alternativi alle tecniche tradizionali per far arrivare i nostri contenuti a milioni di italiani".