“I bambini non imparano per prendere 7 o 8, ma solo per il piacere di apprendere”. Questa la spiegazione degli insegnanti della scuola elementare IV Novembre di Varese, istituto in cui si è scelto di abbandonare la tradizionale valutazione degli alunni su base numerica. Nessuno 0 quindi, ma neanche nessun 10. Ma quindi come vengono valutati i progressi dei bambini a scuola? Risponde l'insegnante Licia Tondini: “Senza voti il bambino viene responsabilizzato e inoltre non si crea la competizione tra compagni di classe, la valutazione c’è comunque. Non più una classica pagella, ma un resoconto delle competenze e delle abilità acquisite durante l’anno”. Ma i genitori sono divisi, c’è chi appoggia questo nuovo approccio e chi invece preferirebbe un metodo classico: “I voti servono, altrimenti come fanno a capire a che livello sono?”