"La pace fiscale non significa condono"

Contratto, Tria: nella Manovra ci saranno interventi ma rispettando la tenuta dei conti

Il governo, ha spiegato il ministro, procederà "all'individuazione degli ambiti di intervento in sede di predisposizione della nota di aggiornamento al Def" che sarà presentata entro settembre

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"Si conferma che l'obiettivo è quello di assicurare una graduale realizzazione degli interventi di politica economica contenuti nel contratto di governo compatibilmente con l'esigenza di garantire l'equilibrio dei saldi strutturali di finanza pubblica". Lo ha affermato il ministro dell'Economia Giovanni Tria rispondendo al question time in Senato. In merito alla pace fiscale, invece, Tria ha sottolineato che non si tratta di "varare un nuovo condono".

Per quanto riguarda le misure "attraverso le quali si intende procedere alla realizzazione degli obiettivi del contatto e al reperimento delle risorse da destinare alla loro attuazione - ha detto Tria - il governo procederà all'individuazione degli ambiti di intervento in sede di predisposizione della nota di aggiornamento al Def che sarà presentata al Parlamento a breve e comunque entro la fine di settembre".

A quel punto, ha proseguito il ministro, il governo "provvederà a fornire il quadro delle diverse misure volte ad assicurare l'attuazione del contratto di governo che troveranno completa attuazione nella manovra". Tria ha comunque sottolineato che l'esecutivo "sta operando nel pieno rispetto delle risoluzioni" su Iva e accise "approvate della Camera e dal Senato a giugno".

Il ministro ha quindi parlato anche della "pace fiscale", sottolineando che "non significa varare nuovi condoni ma pensare a un fisco amico che favorisca l'estinzione dei debiti". Al momento, però, considerata la necessità di approfondimenti tecnici delle diverse soluzioni al vaglio "non è possibile fornire una stima attendibile degli effetti di gettito" della misura.