DOPO QUASI 10 ANNI

Rovigo, bambina nata cieca e tetraplegica: risarcimento di 5 milioni di euro alla famiglia

Condanna civile all'Usl polesana e a due ginecologhe ritenute responsabili delle gravissime lesioni all'integrità fisica delle quali è affetta la piccola

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I genitori di una bimba di ormai quasi 10 anni, nata tetraplegica e ipovedente dopo il parto, hanno vinto una causa civile contro l’Ulss polesana di Rovigo e due ginecologhe ritenute responsabili in egual misura delle gravissime lesioni all'integrità fisica delle quali è affetta la piccola. Il Tribunale di Rovigo ha condannato Ulss e ginecologhe a pagare 4 milioni e 693mila euro di risarcimento. La sentenza potrà essere appellata ma è immediatamente esecutiva. Il denaro - a cui si aggiungono altri 402mila euro di risarcimento per la madre della bambina - servirà alla famiglia per pagare l’assistenza 24 ore su 24 di cui la piccola necessita.

Secondo l'accusa, la mamma avrebbe dovuto essere sottoposta al taglio cesareo. Anche il medico di famiglia si era espresso in merito, consigliando il cesareo per pregresse patologie. In ospedale, però, si sarebbero mossi troppo tardi. Questo risarcimento, quantomeno, assicurerà una vita più dignitosa alla piccola, che ora vive con mamma e papà a Ravenna. "Finalmente siamo riusciti a uscire da questo tunnel buio e pieno di sofferenza", ha detto a Newsmediaset la mamma della bimba.