L'intervista

Smartphone in classe, ministro Bussetti: “Solo se a scopo didattico”

In esclusiva a Mattino Cinque, il titolare all’istruzione fa il punto sulla situazione scolastica del Paese

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Cellulare a scuola sì o no? È il quesito su cui ci si sta interrogando da quando è iniziato l'anno scolastico. La stessa domanda è stata rivolta al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, ospite a Mattino Cinque. “Smartphone in classe solo se utilizzati a fini didattici”, ha dichiarato il numero uno del Miur. “Non è solo un problema di cellulari, comunque – continua Bussetti – bisogna parlare di device in generale, ma ogni scuola ha il suo regolamento interno stilato e vagliato dagli organi collegiali”.

Non meno importante del tema ‘tecnologia’, anche quello strutturale relativo agli edifici scolastici: “Un'aula su 3 è fatiscente? Prima di intervenire, bisogna sapere di cosa hanno bisogno le scuole. In primo luogo le certificazioni, penso a quelle antincendio, antisismiche ecc.”. Bussetti non risparmia nemmeno un monito ai genitori di oggi, che negli ultimi mesi si erano resi protagonisti di episodi di bullismo nei confronti dei docenti: “Serve rispetto per i professori e per l’istituzione Scuola. Gli errori capitano, serve il dialogo”.