NEL NIDO DEL CARCERE

Roma, detenuta di Rebibbia tenta di uccidere i due figli: uno è morto

La donna, una tedesca 30enne in carcere da meno di un mese, li ha gettati dalle scale. Il ministero della Giustizia apre un'inchiesta interna

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Una detenuta tedesca di origine georgiana del carcere romano di Rebibbia ha tentato di uccidere i suoi due figli: uno è morto, l'altro è stato trasferito in codice rosso all'ospedale Bambino Gesù dove versa in condizioni particolarmente critiche. "Il fatto - ha spiegato il presidente della Consulta penitenziaria, Lillo Di Mauro - è accaduto nella sezione nido, dove sono ospitati bimbi fino a tre anni". La donna ha lanciato entrambi i bambini dalle scale.

Era in carcere da meno di un mese - La detenuta, una 30enne, era in carcere da meno di un mese per reati legati alla droga e ha lanciato i bambini giù per due rampe di scale mentre le altre carcerate si stavano recando a pranzo. La vittima è il figlio più piccolo, un neonato di quattro mesi probabilmente nato all'interno della struttura. L'altro, un bimbo di due anni, è in condizioni particolarmente critiche: ha un grave trauma da caduta con danno cerebrale severo ed è sottoposto a supporto rianimatorio avanzato in ventilazione meccanica. Nelle prossime ore sarà sottoposto a un intervento neurochirurgico.

In mattinata, secondo quanto riferito da fonti del Dap, la donna avrebbe dovuto avere un colloquio con i suoi parenti. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone, coordinatore del pool dei magistrati che si occupa dei reati sui minori, si è recato nel penitenziario per svolgere un sopralluogo. Sul posto anche i carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci della VII Sezione e i carabinieri della IV Sezione vittime vulnerabili. Si indaga per omicidio e tentato omicidio.

Al carcere arriva il ministro Bonafede - A Rebibbia è giunto nel pomeriggio anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ha annunciato l'apertura di un'inchiesta interna. Il ministro ha visitato i luoghi teatro della vicenda, poi, insieme al capo del Dap Basentini, ha incontrato il direttore della struttura. "E' una tragedia - ha detto -. Personalmente prego perché il bambino in ospedale possa essere salvato dai medici che stanno facendo di tutto. La magistratura sta già facendo gli accertamenti, posso soltanto dire, e non posso aggiungere nient'altro, che chiaramente il ministero ha già aperto un'inchiesta interna per verificare le responsabilità".