In inglese esiste un’espressione tanto evocativa e affidabile, quanto intraducibile: “put your money where your mouth is”. Il senso è facilmente intuibile: far seguire alle parole i fatti. Yves Guillemot, CEO e co-fondatore di Ubisoft, solo pochi mesi fa dipingeva un futuro fatto di meno console e più connessioni, per il mondo dei videogiochi. Gli hardware come li conosciamo oggi scompariranno, ci basterà ricevere i dati (video e audio) offerti da sterminate batterie di computer ben più potenti, piazzati chissà dove. Nei giorni scorsi la stessa Ubisoft ha annunciato l’arrivo su Switch di Assassin’s Creed Odyssey, il prossimo grande capitolo della saga più importante dell’etichetta franco-canadese. E si potrà giocare solo attraverso un servizio di cloud computing.
Assassin’s Creed Odyssey, insomma, non verrà acquistato in negozio, non ci sarà alcuna scheda da inserire nella console e dallo store digitale di Nintendo si scaricherà solo un minuscolo file, che servirà poi ad accedere al servizio online. Nintendo Switch diventerà solo l’estremità che riceve i dati e che invia quelli relativi ai controlli impartiti dal giocatore. Un modo ingegnoso e sorprendente per annullare i limiti tecnici di una console, quella di Nintendo, che non può di certo correre alla pari con la concorrenza formata da PlayStation 4 e Xbox One, in questo senso. Ma a cosa serve la potenza, se può fornirmela qualcun altro?
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Yves Guillemot, CEO di Ubisoft, assieme a Shigeru Miyamoto di Nintendo, all'E3 2018.
L’idea è stuzzicante e non esattamente nuova. Già in primavera su Switch si è reso disponibile Resident Evil 7 di Capcom, anche in questo caso da giocare godendo del “miracolo” del cloud e avvalendosi dei servigi di Ubitus GameCloud. Naturalmente viene modificato anche l’intero modello di vendita: per Assassin’s Creed Odyssey sarò richiesto un esborso equivalente a circa 70 euro, grazie a cui vengono concessi due anni di accessi illimitati al gioco. Una seconda opzione verte invece sulla comodità del gioco occasionale: 5 euro per 24 ore di accesso.
C’è un gran bel profumo di futuro, ma è meglio mordere il freno. Tutto quanto detto vale, al momento, unicamente per il mercato giapponese. Né Assassin’s Creed Odyssey, né Resident Evil 7 sono o saranno disponibili per l’acquisto in occidente, Europa o Stati Uniti che siano. Siamo ancora alla sperimentazione, soprattutto in casa Switch e ci tocca rimanere ad aspettare. Tanto più che le infrastrutture relative alla banda larga o alla connessione mobile sono, in Italia in particolar modo, ancora deficitarie e inadeguate a supportare una simile quantità di dati. Il servizio richiesto da Resident Evil 7 offre ottimi risultati con circa 30/40 Mbps di banda in download. Secondo i dati raccolti dal New America's Open Technology Institute, da Google Open Source Research e dal PlanetLab dell’università di Princeton, divulgati ad agosto 2018, in Italia la velocità media delle connessioni fisse stagna attorno ai 15 Mbps.
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Resident Evil 7 (qui con il suo titolo giapponese) è disponibile in versione Cloud su Switch dalla primavera del 2018. Solo in Giappone.
Il cloud gaming diventerà comunque realtà, non è questione di “se”, ma di “quando”. Una domanda da chissà quanti milioni di dollari, considerati gli investimenti e il potenziale mercato. Nel mondo dei videogiochi se ne parla ormai da oltre dieci anni, ma i tempi sembrano ormai maturi, almeno per i grandi produttori. Sony ha da tempo lanciato un servizio di gioco in streaming, PlayStation Now, purtroppo non disponibile in Italia. Microsoft ha scelto il palco dell’E3 di Los Angeles, solo pochi mesi fa, per annunciare di essere al lavoro su di una soluzione simile. Il colosso statunitense delle schede grafiche per PC, Nvidia, ha da poco attivato GeForce Now che promette di trasformare un portatile da poche centinaia di Euro in una tigre capace di sbranare anche l’ultimo gioco pubblicato.
Nintendo non ha ancora svelato alcun investimento dello stesso tenore, ma lascia la porta aperta a chiunque voglia decidere di sfruttare il cloud gaming per trasformare Switch nella console che, altrimenti, non potrebbe mai essere.