DOPO 3 MESI

Alessandria, si sveglia dal coma e scopre di essere accusato di omicidio

A maggio, l'uomo aveva ucciso la sorella invalida per poi tentare - senza successo - il suicidio

© ansa

Un uomo di 67 anni, Antonino Paratore, si è svegliato dal coma e ha scoperto di essere accusato di omicidio volontario. È accaduto a Casale, in provincia di Alessandria. A maggio, infatti, l’uomo aveva ucciso la sorella Rosangela - gravemente invalida - avvelenandola con dell’acido muriatico per poi tentare di togliersi la vita. Per i successivi 3 mesi, Antonino è rimasto incosciente e inchiodato al letto. Al risveglio la notizia. Lo riporta La Stampa.

È stato l’avvocato Daniela Sogliani a spiegare la situazione all’uomo. E lo ha fatto nella stanza d’ospedale dove è ricoverato. Paratore ha ascoltato in silenzio, affranto. È cosciente. A breve dovrà essere interrogato dal pm.

Il caso - Antonino e la sorella Rosangela - cieca dalla giovane età e gravemente invalida, con difficoltà a comunicare e a muoversi dal letto - hanno sempre vissuto insieme. Lui si è sempre preso cura di lei finché forse, con il passare degli anni, le difficoltà lo hanno convinto a farla finita. Ci è riuscito con la sorella, ma non con se stesso. Tramite un imbuto, l’uomo ha fatto scivolare due flaconi di acido muriatico nella gola della donna. Dopodiché, ha cominciato a berne anche lui, ma ha poi vomitato ed svenuto. La donna, invece, è morta dopo ore di agonia.