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Tifone Mangkhut, almeno 64 morti nelle Filippine

Nell'isola di Luzon ha sradicato alberi, divelto tetti e provocato frane e inondazioni. Oltre 40 minatori sono stati sepolti dal fango

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Sono salite ad almeno 64 le vittime nelle Filippine del tifone Mangkhut, che si sta rapidamente spostando verso la Cina meridionale. Secondo la polizia, poi, 45 persone risultano disperse e 33 sono rimaste ferite. Stando ai meteorologi, si tratta della tempesta più potente di quest'anno nel mondo. Nell'isola filippina di Luzon il tifone ha sradicato alberi, divelto tetti e provocato frane e inondazioni.

Mangkhut punta ora sulla popolatissima Hong Kong e il sud della Cina dove è atteso dopo aver devastato l'isola di Luzon, nelle Filippine, trovando sul suo cammino almeno cinque milioni di persone. Ora il fenomeno è classificato come un uragano di tipo Atlantico di categoria 5. Al momento si sposta con venti a 155 chilometri orari e raffiche fino a quasi 200.

Almeno 40 minatori sepolti dal fango - Almeno 40 cercatori d'oro accampati in una baraccopoli vicino a una miniera nel nord delle Filippine sono rimasti sepolti sotto uno smottamento di fango e pietre, provocato dalle piogge e dal fortissimo vento portati del tifone Mangkhut: i corpi di sette di loro sono già stati recuperati. Lo rende noto la polizia filippina.

Cancellati 150 voli - I governi di Cina e Filippine hanno deciso di comune accordo di cancellare una visita del ministro degli Esteri cinese, Wang Yi. Cancellati circa 150 voli, un terzo dei quali internazionali. Bloccati anche i collegamenti marittimi.

L'osservatorio meteo di Hong Kong ha riferito che il tifone si è leggermente indebolito, ma la sua forza e la violenza delle sue piogge continuano ad essere potenzialmente devastanti. Le popolazioni sono state esortate a tenersi lontane dalle coste.

Le autorità sottolineano che il bilancio delle vittime potrebbe essere molto più alto e che una conta definitiva potrà essere fatta solo a fenomeno esaurito.

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