Negli Usa è di almeno 13 vittime il bilancio del passaggio sulla costa atlantica americana dell'uragano Florence, declassato ora a tempesta tropicale. Florence resta una minaccia a causa delle quantità monumentali di pioggia che porta e delle inondazioni che provoca. Le autorità hanno avvertito gli sfollati di non tentare di tornare a casa.
Secondo i media statunitensi, dei 13 morti 10 sono stati registrati nel North Carolina, altri tre nel Sud Carolina, tra cui una donna di 61 anni uccisa venerdì quando la sua auto ha colpito un albero che era caduto sulla strada.
Molti hanno ignorato gli ordini di evacuazione ed ora, isolati nelle loro case allagate, chiedono soccorso. Intervengono gli uomini della protezione civile ma anche flottiglie improvvisate di volontari. Oltre 400 persone sono state tratte in salvo a New Bern, dove altre 100 attendono aiuto dopo un'inondazione di oltre tre metri. E sono già oltre 20mila le persone evacuate nei centri di accoglienza allestiti dalla protezione civile.
Finora sono caduti da 45 a 100 cm di pioggia, a seconda delle zone. Ryan Maue, un meteorologo della società Weathermodels.com, ha calcolato che cadranno 68 mila miliardi di litri d'acqua in sette giorni in Nord e Sud Carolina, Virginia, Georgia, Tennessee, Kentucky e Maryland. Una quantità d'acqua pari a quella della intera Chesapeake Bay. In alcune contee sono scattati nuovi ordini di evacuazione vicino ai fiumi, che si sono ingrossati e sono ormai vicini al livelli di guardia, come il Lower Little e il Cape Fear river.
Trump continua a monitorare dalla Casa Bianca l'evolversi della situazione, dopo aver approvato una dichiarazione di disastro per la North Carolina che renderà accessibili più risorse per fronteggiare l'emergenza. All'inizio o a metà della settimana visiterà alcune delle zone colpite, probabilmente con Melania.