Una "lista nera" contenente 60 nomi su cui potrebbero ricadere responsabilità penali per il crollo del ponte Morandi di Genova, che ha causato la morte di 43 persone. E' il documento che la guardia di finanza ha inviato nelle ultime ore ai pm che indagano sul collasso del viadotto. Ai magistrati spetta ora il compito di un eventuale aggiornamento del registro degli indagati, nel quale inizialmente sono state iscritte venti persone.
I nuovi nomi indicati dalle Fiamme Gialle nell'informativa alla Procura appartengono a dipendenti, tecnici e dirigenti di Autostrade, del ministero dei Trasporti e di Spea.
Si tratta, secondo l'analisi dei documenti e degli organigrammi aziendali condotta dai finanzieri, di quanti erano a conoscenza delle condizioni del ponte e di chi si occupò del progetto di retrofitting (migliorare una struttura vecchia, ndr) che riguardava i lavori di rinforzo della pila 9, crollata il 14 agosto, e della 10.