Non tutti sanno che esistono dei collegamenti ben precisi tra l’Astrologia e la Matematica. Del resto, un tempo gli astrologi erano anche astronomi e viceversa. Uno dei più grandi matematici della storia, Tolomeo, nel II secolo ha scritto un’importantissima opera astrologica, il Tetrabiblos. Questo testo viene considerato una bibbia astrologica ed è fondamentale per lo studio dell’Astrologia Classica, che infatti non prende in considerazione i Pianeti transaturnini (all’epoca ancora sconosciuti).
Claudio Tolomeo era un grandissimo astronomo e, oltre a pubblicare il Tetrabiblos (scritto tra il 127 e il 151 d.C.), compilò anche un catalogo di oltre 1000 stelle. Ma cos’ha scritto di tanto interessante Tolomeo nel Tetrabiblos? Come dice il nome stesso, l’opera è composta da quattro libri ben strutturati, in cui vengono approfondite diverse tematiche legate all’influenza delle stelle sull’uomo. Come ogni altro astrologo che affronti la materia seriamente, Tolomeo mise in guardia i suoi lettori dai ciarlatani che si prendono gioco delle persone con pratiche occulte e poco attendibili. Sottolineò anche il fatto che l’uomo non è generalmente in grado di comprendere con precisione il suo ruolo in relazione alla natura e al movimento degli astri ed è per questo che l’interpretazione astrologica può risultare errata.
Nel primo dei quattro libri, viene descritta la natura dei Pianeti e dei Segni Zodiacali, che vengono slegati dalle costellazioni (i Segni Zodiacali prendono il nome dalle costellazioni, ma non corrispondono ad esse). Affronta anche gli aspetti che si vengono a formare tra i Pianeti e altri punti importanti del proprio Oroscopo.
Nel secondo libro viene invece affrontato lo studio dell’Astrologia mondiale: Tolomeo suddivise la Terra in più zone che vengono influenzate in maniera diversa dagli Astri, secondo regole astronomiche ben definite.
Nel terzo libro si studia l’astrologia natale, la costruzione del Tema Natale e la sua interpretazione per determinare le caratteristiche fisiche e la personalità dell’individuo.
Nel quarto libro vengono approfondite le tematiche relative agli aspetti planetari e all’interpretazione del Cielo di nascita.
Tolomeo non fu l’unico matematico ad affrontare tematiche astrologiche. Anche altri grandi astronomi e matematici, come Galilei, Keplero e Copernico, ritenevano che l’Astrologia meritasse di essere studiata e approfondita. Si racconta che Halley, lo stesso che scoprì la cometa omonima, prese in giro Isaac Newton per via dei suoi studi astrologici e ricevette la seguente risposta: “Signore, io ho studiato questa materia. Voi no”.