Passa tra le polemiche, alla Camera, la fiducia sul decreto legge Milleproroghe. I voti a favore sono stati 329, 220 quelli contrari e quattro le astensioni. Il governo ha posto la questione di fiducia sul testo dopo le forti tensioni legate a diverse questioni, tra cui i nodi vaccini e periferie. Ora il documento passerà al vaglio di Palazzo Madama.
Maggioranza perde 21 voti su prima fiducia (ma 12 erano in missione) - Nella prima fiducia il governo Conte ha perso 21 voti, rispetto a quelli ottenuti il 6 giugno in occasione dell'insediamento. Allora l'esecutivo incassò 350 voti a favore, 236 contrari e 35 astenuti, mentre oggi i sì sono stati 329. Tra gli assenti nella maggioranza, 12 erano in missione, e quindi giustificati (10 di M5s e 2 della Lega): si tratta di ministri o sottosegretari. Si registrano tuttavia anche sette assenze ingiustificate, cinque di M5s (Cabras, Corneli e la no vax Cunial) e due della Lega (Bazzaro e Covolo). Tra i sì non provenienti dai gruppi di Lega e M5s, si registrano quelli degli ex pentastellati (Caiata, Cecconi, Tasso e Vitiello). Non ha invece partecipato al voto Silvia Benedetti, l'altra eletta nelle liste di M5s e cacciata dal Movimento.
Fdi: "Atto illeggittimo, non partecipiamo a voto" - "Il gruppo di Fratelli d'Italia ritiene che non sussistano le condizioni giuridiche per la partecipazione al voto di fiducia richiesto dal governo. Come dichiarato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, l'autorizzazione a richiedere il voto di fiducia è avvenuta il giorno 24 luglio su di un testo inesistente e che risulta promulgato solo il giorno successivo. Alla luce di questi fatti, ritenendo la procedura indicata censurabile sotto più profili, il gruppo di Fdi ha deciso di non partecipare al voto di fiducia per non avallare e sanare un atto illegittimo. Appare infine sconcertante, che proprio quei gruppi parlamentari che assieme a noi hanno contestato la procedura seguita dal governo, in particolare si pensi al Pd, improvvisamente si siano convertiti ad una posizione ben piu' genuflessa decidendo di partecipare alla votazione". Lo dichiarano in una nota congiunta il presidente e il vicepresidente dei deputati di Fratelli d'Italia, Francesco Lollobrigida e Tommaso Foti.