Addio a Guido Ceronetti. Lo scrittore, poeta e drammaturgo è morto a 91 anni nella sua casa di Cetona (Siena), stroncato da una broncopolmonite. A comunicarlo la casa editrice Adelphi con cui aveva pubblicato nel 2017 la raccolta di aforismi Messia. Sue grandi passioni sono stati i classici latini, Céline e il teatro. Nel 1970 fondò con la moglie il Teatro dei sensibili, caratterizzato dall'uso di marionette.
Nato a Torino il 24 agosto 1927, Guido Ceronetti si era ritirato da molti anni in Toscana, a Cetona, per dedicarsi soprattutto alla scrittura. Nel 2008 la legge Bachelli gli garantì il vitalizio per i "cittadini illustri". Esemplare il suo Viaggio in Italia (1983) compiuto a piedi, con treni locali e corriere da Nord a Sud, dal "Po avvelenato" a quello che definito "uno dei peggiori luoghi" del Paese: Napoli.
Intellettuale dissidente, grande amico del filosofo romeno Emil Cioran, che aveva introdotto in Italia, e appassionato dello scrittore francese Louis-Ferdinand Céline, ha tradotto diverse opere dal latino (Marziale, Catullo e Giovenale) e dall'antico ebraico (cinque libri della Bibbia). Poeta oltre che scrittore e drammaturgo, ha nutrito una grande passione per il teatro nata con le marionette, realizzate anche con le sue stesse mani, e condivisa con la moglie Erica Tedeschi. Ai suoi spettacoli hanno assistito tra gli altri Eugenio Montale, Guido Piovene, Natalia Ginzburg, Luis Bunuel e Federico Fellini.
Famose le sue interviste impossibili, dialoghi immaginari tra un intellettuale contemporaneo e un personaggio storico. Ceronetti ha inoltre partecipato alla Resistenza occupandosi di stampa clandestina e nel Dopoguerra ha scritto su vari giornali e riviste. Ha cominciato a pubblicare libri a partire dagli anni '70, pubblicando con Einaudi e Adelphi. Nel 2017 gli era stato dedicato il documentario "Il filosofo ignoto".
Mattarella: "Lascia un profondo vuoto nella cultura" - Sulla morte di Ceronetti è intervenuto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "La sua morte lascia un profondo vuoto nella cultura italiana. La sua intelligenza, la sua sapienza, la sua creatività hanno accompagnato, con sguardo critico e arguto, le trasformazioni della nostra società. Scrittore, poeta, drammaturgo, traduttore, non ha mai smesso di cercare, di sperimentare, sfidando ogni forma di conformismo, rendendo una forte testimonianza artistica e civile. Desidero trasmettere la vicinanza mia e del Paese e il cordoglio ai suoi familiari e a chi lo ha conosciuto e apprezzato".