Via libera all'articolo 7 per le possibili sanzioni a Budapest. Il Parlamento Ue ha infatti "condannato" il premier Viktor Orban sullo stato di diritto in Ungheria. A favore hanno votato 448, 197 si sono espressi contro, 48 si sono astenuti, per un totale di 693 votanti. Ora la parola passa al Consiglio europeo, cioè ai capi di Stato e di governo dell'Unione. Dura reazione del ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto: "Dalla Ue vendetta meschina".
Il Parlamento europeo ha approvato la relazione Sargentini sullo stato di diritto in Ungheria, dando così l'ok all'applicazione dell'articolo 7 dei Trattati, che nella sua fase più avanzata può condurre a sanzioni contro il Paese.
La reazione di Budapest: "Vendetta meschina contro lo stop ai migranti" - "La decisione del Parlamento europeo di adottare il rapporto Sargentini non è altro che una vendetta meschina dei politici pro-immigrazione, vendetta perché noi abbiamo provato che l'immigrazione può essere fermata". Lo ha detto il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, commentando in una conferenza stampa la decisione del Parlamento Ue di votare a favore delle sanzioni.
M5s unico del suo gruppo Ue a votare contro Orban - Il Movimento 5 Stelle è stato l'unico all'interno del suo gruppo (Efdd) a votare in favore delle sanzioni all'Ungheria, mentre gli europarlamentari della Lega, insieme a tutti gli altri componenti del gruppo Enf, hanno votato contro. La maggioranza del Ppe ha invece votato a favore. Solo 59 i contrari, tra cui Forza Italia, e 28 gli astenuti.
Salvini: "Tutta la mia vicinanza a Orban" - "Il coraggioso discorso di Viktor Orbán al Parlamento europeo: 'L'Ungheria non cederà a questo ricatto e proteggerà i propri confini'. Tutta la mia vicinanza. No alle sanzioni, No a processi a un governo liberamente eletto". E' quanto ha scritto su Facebook il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, pubblicando anche stralci del discorso del presidente ungherese.
Lega: "Sanzioni contro Orban pagina bruttissima per la democrazia" - "Le sanzioni contro Orban e l'Ungheria sono una pagina bruttissima per la democrazia e l'intera Europa. Orban è vittima di uno squallido agguato politico orchestrato dalla sinistra filo immigrati e dalle lobby di potere della Ue". Così il capogruppo della Lega al Parlamento europeo Mara Bizzotto. "Il voto di oggi crea un precedente pericolosissimo - ha poi sottolineato l'europarlamentare leghista -. Dopo l'Ungheria di Orban e la Polonia di Kaczynski e Morawiecki, nei prossimi mesi la sinistra e la Ue metteranno nel mirino anche l'Italia, il nostro Governo e il nostro leader Matteo Salvini. Non so se gli amici 5 Stelle abbiano compreso questo rischio".
Pd: "E' la sconfitta di Orban e di chi lo ha difeso" - "Il voto del Parlamento europeo contro Orban e le sue politiche è una notizia positiva. Ad essere sconfitto non è soltanto il leader ungherese ma anche tutti coloro che lo hanno difeso negando le gravi violazioni dello stato di diritto nel suo Paese, a partire da Salvini che lo vorrebbe imitare in Italia. Netta sconfitta della Lega, quindi, ma anche di Forza Italia, che ha perso un'altra occasione per dimostrare coerenza con la scelta europea che fa a parole ma smentisce nei voti". E' il commento di Sandro Gozi, della Direzione nazionale del Pd e già sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni.