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Sport: sceglilo in base al tuo carattere

Allenarsi richiede impegno e costanza: scopri le discipline più adatte al tuo temperamento

Andare in palestra è uno dei buoni propositi che facciamo più spesso all’inizio dell’anno o al rientro dalle vacanze: purtroppo è anche uno di quelli più complicati da onorare. Il motivo? Lo consideriamo un dovere più che un piacere. Ecco perché, per tener fede al nostro impegno e soprattutto per fare ciò che è meglio per la nostra salute, dobbiamo dare una mano alla buona volontà e scegliere un allenamento che ci diverta e che sia adatta a noi. Insomma, dobbiamo praticare una disciplina che corrisponda al nostro carattere. Ecco allora, caso per caso, quello che fa per noi.

DI GRUPPO O INDIVIDUALE? – E’ la prima macro categoria in base al quale possiamo classificare gli sport. In linea di massima chi ha un carattere estroverso darà il meglio di sé in una disciplina di squadra o di gruppo, dal calcetto alla Zumba, dalla pallavolo all’aquagym. Chi è introverso e solitario di solito si sente più a suo agio con le discipline da praticare in modo individuale, come lo yoga, il nuoto, l’arrampicata o la canoa. Può anche valer la pena di sfruttare il tempo dello sport per invertire o almeno correggere queste tendenze caratteriali: chi passa molte ore al giorno in mezzo alla gente può apprezzare una pausa di quiete e di raccoglimento da dedicare a se stesso, ad esempio in un corso di pilates o in una sessione di walking individuale, mentre chi passa ore e ore in un lavoro solitario riuscirà a scaricare meglio le tensioni e a uscire dal guscio con una scatenata lezione di Fit-dance di gruppo.

PER IL SOLITARIO TERMINALE – Un gioco di squadra è al di là di quello che un introverso estremo può sopportare: dopo le prime due o tre sessioni mollerà tutto. Meglio optare per una disciplina in cui il contatto con gli altri è più contenuto, ma non del tutto assente. Ad esempio l’ Acro yoga, o yoga di coppia, può essere una buona soluzione. Le varie posizioni si costruiscono in due ed è necessaria coordinazione e collaborazione. Nello stesso tempo, però, la concentrazione, il silenzio e la meditazione individuale sono indispensabili. Insomma, è una giusta via di mezzo.

IL CHIACCHIERONE COMPULSIVO – Il running di gruppo è l’ideale: si corre in compagnia, ci si diverte insieme e, fiato permettendo, si può anche fare conversazione. Il fatto di riuscire a parlare durante la corsa, controllando l’affanno, è anche un buon modo per monitorare i propri progressi. E se qualcuno esagera con la chiacchiera, i compagni possono sempre isolarsi ricorrendo alle cuffiette con la musica.

IL FANATICO DELL’OPEN AIR – Inutile cercare di chiuderlo in palestra: il maniaco dell’aria aperta non può farcela a stare chiuso tra quattro mura. Per fortuna c’è solo l’imbarazzo della scelta: oltre alla corsa e al walking può dedicarsi alla bicicletta, al trekking, al canottaggio, allo sci  o a mille altre cose ancora. L’unico limite è quello imposto dal meteo e dal clima, ma i materiali tecnici e le attrezzature moderne possono essere la soluzione.

IL PIGRONE PATOLOGICO – Anche qui, la palestra è fuori discussione: le persone di questo genere accettano di iscriversi, pagando magari una quota salata, ma poi non sfruttano l’abbonamento o si accontentano di un allenamento più che saltuario. La passeggiata veloce può essere la soluzione più indicata, magari in compagnia di un amico che sostenga la motivazione e scegliendo una meta di appeal situata a una certa distanza e da raggiungere a piedi. Basta camminare a passio svelto per almeno un’ora e ripetere l’allenamento due o tre volte a settimana e il gioco è fatto.

IL SUPER COMPETITIVO – Anche qui c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il crossfit può essere una buona soluzione: è una disciplina che coinvolge un gruppo, l’istruttore è sempre pronto a motivare la classe, l’obiettivo è superare il proprio limite e migliorare continuamente la propria prestazione, anche confrontandosi con gli altri. Insomma, bingo!

IL CULTORE DEL BELLO – Chi cerca soprattutto la fluidità e l’elasticità dei movimenti, il riposo della mente e la bellezza delle linee del corpo deve provare l ’AntiGravity Yoga. Si pratica utilizzando delle speciali amache sospese, agganciate al soffitto, grazie alle quali si scarica l’impedimento della forza di gravità, raggiungendo posizioni anche molto difficili, di solito riservate ai maestri o ai più esperti.

SE IL MAL DI SCHIENA E’ IL NEMICO – La soluzione in questo caso è l’acqua. Il nuoto è lo sport perfetto: fa lavorare tutti i muscoli, rinforzando i dorsali che devono sostenere la postura; rilassa le contratture, migliora la capacità polmonare. Muoversi nell’acqua scarica il peso corporeo: oltre al nuoto vanno bene anche tutte le discipline “bagnate”, come l’aquagym o l’hydrobike: meglio però farsi seguire da un bravo istruttore e sentire il parere del medico.

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