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Proteste in Russia per la riforma pensioni, Ong: oltre mille i fermi

In tutto il Paese le manifestazioni organizzate dall'oppositore Navalny

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Più di mille persone sono state fermate dalla polizia in Russia per aver partecipato alle manifestazioni contro l'aumento dell'età pensionabile, organizzate dall'oppositore Alexiei Navalny. Lo riferisce l'Ong per la difesa dei diritti umani Ovd-Info. Secondo l'organizzazione, nella sola San Pietroburgo ne sono state fermate 452 e altre 183 a Ekaterinburg. Fermi anche a Krasnodar, Perm, Mosca, Omsk e Kazan.

Nella capitale i sostenitori di Navalny si sono dati appuntamento nella centrale piazza Pushkin (tra le 2 e le 4mila persone) e dopo, in piccoli gruppi, si sono diretti verso il Cremlino. Tra gli slogan più gettonati "Putin ladro", "Putin quando vai in pensione?" e "Via lo Zar", cantato a squarciagola proprio davanti al palazzo del Senato. Poi l'intervento deciso della polizia, che ha manganellato alcuni dimostranti. Tra i fermati anche molti collaboratori di Navalny come Ruslan Shaveddinov, ex portavoce della campagna elettorale di Navalny, e Dmitry Nizovceva, reporter del canale YouTube 'NavalnyLive', arrestato mentre stava facendo una diretta.

"Non posso più continuare ad avere paura di protestare", ha raccontato Olga Sokolova, operaia 52enne che contava di andare in pensione fra tre anni e che ora rischia di dover aspettare fino a 60. Una piazza che ha unito i giovanissimi sostenitori di Navalny e i loro nonni. O perlomeno alcuni. Il populista Vladimir Zhirinovsky, leader dei liberaldemocratici e veterano della politica, si + presentato a piazza Pushkin per chiedere alla folla di "non violare la legge" e tornare a casa ma è stato pesantemente insultato (gli hanno lanciato persino una scarpa).

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