Urne aperte in Svezia per il rinnovo del Parlamento. Integrazione, imposte, welfare: negli ultimi giorni i leader dei partiti hanno cercato di conquistare i 7,5 milioni di indecisi (circa un quarto degli elettori) puntando su questi tre temi. Il voto misurerà l'effettiva portata dell'avanzata della destra sovranista, che tenta di scalfire il modello di socialdemocrazia al governo nel Paese scandinavo da un secolo.
Né il blocco "rosso-verde" del premier socialdemocratico uscente Stefan Löfven né quello "borghese" guidato dal conservatore Ulf Kristersson sembrano però potere aspirare alla maggioranza al Riksdag. Secondo tutti i sondaggi, dovranno trovare alleanze fuori dal proprio campo.
La media dei sondaggi promette alla destra nazionalista dei Democratici svedesi (Sd), guidati dal 39enne Jimmie Akesson, un 20% di voti. Secondo gli analisti, il partito nazionalista crescerà, grazie alle sue posizioni anti-migranti e anti-Ue, anche se non andrà comunque al governo: gli altri principali partiti, a cominciare dai socialdemocratici, hanno escluso qualsiasi alleanza con loro. Ma l'avanzata praticamente certa li metterà in una posizione di forza, anche rispetto alle istituzioni, con la prospettiva di prendere il comando di alcune commissioni parlamentari.
Aggressioni neonazi in alcuni seggi - Alta tensione in alcuni seggi elettorali, dove elettori e giornalisti sono stati aggrediti da esponenti di gruppi neonazisti. Alcuni membri del Movimento della resistenza nordica hanno fatto irruzione, durante le operazioni di voto, a Boden, Ludvika e Kungalv, creando panico tra i cittadini in coda. Sembra poi che un altro gruppo di estrema destra, Alternativa per la Svezia, abbia infranto il silenzio elettorale con diversi messaggi su Twitter.