Il 10 settembre il premier Giuseppe Conte avrebbe dovuto sostenere un esame per ottenere la cattedra universitaria in diritto privato alla Sapienza di Roma. A rivelarlo il sito "Politico.eu" che spiega come l'inserimento dell'attuale primo ministro nella shortlist dei candidati avrebbe violato le norme che vietano a chi ricopre alti uffici pubblici di essere considerato per tali lavori. L'articolo ha suscitato diverse polemiche alle quali il docente ha risposto con un ripensamento: "Gli impegni istituzionali mi impongono di riconsiderare questa domanda di "trasferimento" alla Sapienza".
Le tempistiche - Conte aveva presentato la domanda di partecipazione alla selezione lo scorso febbraio, quindi prima di assumere la guida del governo, lo scorso primo giugno. La redazione di "Politico" avrebbe visionato i documenti della domanda del premie e di due degli altri candidati, che sono stati valutati dalla commissione giudicante lo scorso primo agosto, così come due scambi di corrispondenza con l'università relative al procedimento per la domanda al concorso.
Un funzionario governativo italiano, il cui nome non viene citato su sua richiesta, aveva confermato che la domanda di ammissione del primo ministro restava in piedi e che Conte - professore all'universitò di Firenze, attualmente in aspettativa - era inizialmente intenzionato a presentarsi lunedì prossimo all'esame di inglese legale. L'università Sapienza non avevavoluto commentare la notizia.
Le reazioni - Non si sono fatte attendere le reazioni delle opposizioni. "Un premier a mezzo servizio che tratta il governo del Paese come un dopolavoro. Conte concorre per una cattedra universitaria in conflitto di interessi?", questo il tweet della deputata del Pd Alessia Morani. Sempre dalle fila del Partito democratico si era alzata la voce della vicepresidente vicaria Alessia Rotta: "Il premier Conte si candida alla cattedra di diritto privato all'università la Sapienza. A controllare la regolarità della procedura il grillino Dino Giarrusso. Alla faccia della trasparenza e del merito una mano lava altra #tuttoinfamiglia #contebarone".
Ne aveva chiesto le dimissioni il deputato Pd Luciano Nobili che su Twitter aveva scritto: "Ora sappiamo che fine ha fatto il premier fantasma Conte. Contro legge e con un gigantesco conflitto di interessi vuole una cattedra alla Sapienza. Un'università pubblica, che riceve finanziamenti dal governo. Su questo schifo vigilerà Giarrusso? Immediate dimissioni per #ConteBarone".