Raggiunta l'intesa sull'Ilva. ArcelorMittal, sindacati e commissari straordinari hanno firmato l'accordo al Mise, alla presenza di Luigi Di Maio. Il testo sarà sottoposto a un referendum tra i lavoratori che, come ha spiegato la segretaria generale dalla Fiom-Cgil, Francesca Re David, dovrà "concludersi entro il 13 settembre, in modo che l'azienda abbia il tempo di avere i risultati e il 15 di subentrare quando scadrà l'amministrazione straordinaria".
Secondo quanto si apprende, il governo firmerà una dichiarazione di condivisione dell'intesa raggiunta. Tra i punti dell'accordo viene confermata l'assunzione immediata di 10.700 lavoratori e l'impegno ad assumere gli altri lavoratori fino al 2023. Saranno assunti senza penalizzazione su salario e diritti e si manterrà l'articolo 18.
Di Maio: "Legge speciale per Taranto" - "Ora l'obiettivo è rilanciare la città di Taranto. Ci metteremo al lavoro per fare una legge speciale e anche prevedendo risorse specifiche nella prossima legge di bilancio". Lo ha dichiarato Luigi Di Maio, uscendo dal Mise dopo la firma dell'accordo.
Revocato lo sciopero - Vista l'intesa raggiunta, i sindacati hanno revocato lo sciopero che era stato proclamato per martedì 11 settembre dalle sigle dei metalmeccanici Fim Fiom Uilm e dal'Usb. Ad affermarlo il segretario confederale della Cgil, Maurizio Landini.
ArcelorMittal: "Ilva più forte e pulita" - "Oggi è l'inizio di un lungo percorso per fare dell'Ilva un'impresa più forte e più pulita". E' il commento dell'amministratore delegato di ArcelorMittal, Matthieu Jehl, che ha ringraziato governo, sindacati e commissari.
Scettico il governatore Emiliano - "Senza garanzie sulla salute dei miei concittadini io non darò mai il mio assenso al piano ambientale. Cioe' Taranto deve sapere che il presidente della Regione non farà un passo indietro per nessun motivo". Lo ha detto, a margine di un incontro a Bari Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, con riferimento alla questione Ilva.