“Come faccio a dire ai miei nipoti che la loro mamma non c’è più, quando chiedono di lei?”. Questa la domanda disperata e senza risposta che Ylenia, sorella di Valentina Trinca, morta a Palermo il 12 luglio scorso in seguito a un intervento di bypass gastrico, ha rivolto al pubblico di Pomeriggio Cinque. Valentina aveva solo 35 anni e se n’è andata dopo 45 giorni di agonia e tre interventi, lasciando tre bambini (di 11, 6 e 2 anni e mezzo) e un marito che ora riesce solo a dire: “Voglio giustizia per i miei figli”.
E un’intera famiglia che ancora non riesce a farsene una ragione. “Il dottore le ha perforato l’intestino e l’ha presa alla leggera, se n’è accorto dopo quattro giorni - ha raccontato la madre -. Quando dicevo che mia figlia stava male mi diceva che ero esagerata, che stava male perché fumava”. “Quel medico aveva già ucciso un ragazzo con lo stesso intervento, perché lavorava ancora?”, chiede il padre. Le indagini sono ancora in corso, ha voluto sottolineare Barbara D’Urso, e dall’ospedale hanno fatto sapere che il decesso di Valentina “non è direttamente collegabile all’intervento”.
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