"Le persone hanno sempre avuto una visione romantica dei gabbiani: ora i cittadini romani hanno a che fare con aggressivi predatori che hanno colonizzato una città a 20 miglia di distanza dal mare". Questo il quadro impietoso che il New York Times offre della città eterna. Il quotidiano americano poi ironizza: "Per migliaia di anni, la lupa che ha allattato i fondatori di Roma, Romolo e Remo, è stata il simbolo della capitale. Ora invece Virginia Raggi offre i gabbiani trionfanti che spiccano trionfanti al Foro".
Promesse mancate Ricordando quando sulla pagina Facebook del Campidoglio apparì un post (poi cancellato), raffigurante un primo piano di gabbiano vittorioso in cima al Foro, il giornale americano cita anche i commenti che ne seguirono, non propriamente felici. L'amministrazione rispose cancellando il post e promettendo di "avviare delle procedure per ridurre i gabbiani in città". Promesse che a distanza di un anno non sembrano essere state rispettate, con i residenti che si dicono ovviamente stizziti. Come se non bastassero gli altri problemi che deve affrontare Roma ogni giorno: la spazzatura, le buche e gli autobus in fiamme.
Punto di ritrovo Il Nyt collega inoltre questa "invasione" di volatili alla chiusura della discarica di Malagrotta nel 2013 giudicata inadatta dalla vecchia giunta comunale, presieduta dall'ex sindaco Ignazio Marino. Era il centro di raccolta dei rifiuti più grande d'Europa e la spazzatura dei due aeroporti Ciampino e Fiumicino finiva tutta lì: ora i gabbiani non avendo più punti di ritrovo, si sono mobilitati verso il centro città.