L'Onu ha annunciato su Twitter il raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco tra le milizie libiche che si stanno scontrando a Tripoli. "Tutte le parti firmatarie siimpegnano a trovare una soluzione politica, alla cessazionedelle ostilità e alla creazione di un meccanismo che controlliil cessate il fuoco", si afferma in un testo di accordo in settepunti rilanciato dall'account Twitter del sito libico Al Ahrar.
Secondo un ultimo bilancio, in nove giorni di combattimenti le vittime sarebbero almeno 61 e i feriti 159, ci sarebbero inoltre 12 persone che risultano "scomparse". "Se tutte le parti daranno prova di un vero e totale rispetto del cessate il fuoco, le Nazioni unite terranno un'altra riunione per esaminare i preparativi di sicurezza della capitale": è quanto scritto nel testo di intesa rilanciato dai siti Al-Ahrar e Alwasat. L'incontro si è svolto a Zauia (Zawiya), ha precisato Alwasat citando un componente del consiglio dei dignitari della città situata una quarantina di chilometri in linea d'aria a ovest di Tripoli.
Media: centinaia migranti in fuga da centro a Tripoli - Centinaia di migranti africani sarebbero fuggiti da un centro di detenzione nei pressi dell'aeroporto di Tripoli, approfittando del caos di queste ore. Ne dà notizia il sito della Reuters, citando fonti umanitarie secondo cui fino a 1.800 persone potrebbero aver abbandonato la struttura. Un video postato sui social media mostra lunghe file di africani, alcuni con buste di plastica in mano, incamminarsi via dal centro vicino all'ex aeroporto internazionale. Fonti del governo libico hanno però negato.
Appello Italia, Francia, Gb e Usa al dialogo - Un appello al rispetto del cessate il fuoco in Libia è stato lanciato da Italia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti a "tutte le parti in causa" in una nota congiunta dei rispettivi governi in cui, oltre a sottolineare il risultato raggiunto, si auspica la riconciliazione e la ripresa di un processo politico di pace a guida libica. "I governi di Francia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti salutano il risultato della mediazione raggiunto dalla missione di supporto dell'Onu mirata a una de-escalation delle violenze a Tripoli e nei dintorni, e ad assicurare la protezione dei civili".