Arezzo, stop alle chat dei genitori: il Comune di Monte San Savino rifiuta i gruppi Whatsapp
Si tornerà ai "vecchi metodi": rappresentante e rapporto diretto con educatrici e amministrazione comunale
Stop alla chat con mamme e papà e insegnanti, si torna ai "vecchi metodi": rappresentante dei genitori e rapporto diretto con educatrici e amministrazione comunale. E' la rivolta della spunta blu del Comune di Monte San Savino, in provincia di Arezzo. Durante una riunione con le famiglie per la ripresa delle attività, l’assessore alle Politiche sociali e alla Scuola Erica Rampini e le maestre dell’asilo nido hanno comunicato che il gruppo Whatsapp di genitori e insegnanti sarebbe stato chiuso. Questo perché la chat "è fonte di confusione, genera stress e spesso produce informazioni distorte". Lo riporta La Nazione.
"Abbiamo detto alle famiglie che a breve si terrà l'elezione dei rappresentanti e che questa sarebbe stata l'unica modalità ufficiale per la comunicazione con il Comune, noi e le educatrici non gradiamo essere inclusi in chat di gruppo", ha spiegato l’
assessore Rampini. Una decisione dovuta a vecchie esperienze di errata comunicazione. "In questi sei anni mi sono sentita dire dai genitori 'sulla chat di Whatsapp hanno detto...' e io ho spiegato che quel canale di comunicazione non fa fede rispetto all'informazione ufficiale del Comune", ha aggiunto l’amministratrice.
Le reazioni - Le reazioni alla notizia sono state differenti. C’è chi ha interpretato la decisione come un ritorno al passato e chi, invece, l’ha accolta positivamente. "Sarà il Comune a fornire le informazioni importanti che riguardano il funzionamento dei servizi attraverso i canali ufficiali, mediante i quali saranno ascoltate le necessità delle famiglie grazie alle sollecitazioni del rappresentante dei genitori", ha concluso l'assessore. Chissà che la scelta non faccia da apripista in altri Comuni.
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