BRACCIO DI FERRO CON BRUXELLES

Bilancio Ue, Oettinger: "Penalità all'Italia se non paga i contributi"

"Abbiamo appoggiato il Paese nell'affrontare la crisi migratoria", ha detto il commissario europeo. La risposta di Di Maio: "Oettinger ipocrita, l'Ue si muove soltanto quando cominci a toglierle i soldi"

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"Tutti gli Stati europei si sono assunti l'obbligo di pagare i contributi Ue. Se non lo fanno violano i trattati e questo comporta una penalità". Il commissario Ue al Bilancio, Guenther Oettinger, risponde così a una domanda di Die Welt sulla minaccia dell'Italia di bloccare l'approvazione del bilancio Ue. "Abbiamo appoggiato l'Italia nell'affrontare la crisi migratoria - aggiunge -, Roma non mischi quella questione con il bilancio Ue".

Bloccare i futuri negoziati sul bilancio pluriennale "non è nell'interesse di alcuno Stato membro", aveva dichiarato Oettinger martedì, dopo le pressioni arrivati dall'Italia sullo sfondo del braccio di ferro tra Roma e Ue sui migranti.

I negoziati sul futuro Quadro finanziario pluriennale (Qfp) dell'Ue, il bilancio per il periodo 2021-2027, avranno luogo nelle prossime settimane, dopo la presentazione delle proposte da parte della Commissione Ue a fine maggio. "Se l'Europa continua a voltarci le spalle sull'immigrazione, Roma metterà il veto al bilancio pluriennale dell'Unione europea", aveva avvertito la scorsa settimana il vicepremier Luigi Di Maio.

Di Maio: "Oettinger ipocrita, l'Ue si muove solo per i soldi" - Il ministro del Lavoro ha poi risposto a Oettinger, definendo "ipocrite" le sue considerazioni e affermando che egli "continua ad esternare ogni giorno da quando gli abbiamo detto che non gli diamo i soldi". "Non li abbiamo sentiti quando gli abbiamo chiesto una mano sull'immigrazione. L'unica cosa che capisce questa Ue è quando cominci a toglierli i soldi. La nostra posizione sul veto al bilancio resta, se poi nei prossimi giorni vorranno cominciare a riscoprire lo spirito di solidarietà con cui è stata fondata l'Unione, allora ne potremo parlare", ha proseguito Di Maio.