"Autostrade i soldi li mette, ma lo ricostruiamo noi il ponte". Lo afferma a Radio Anch'io il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, tornando a parlare della ricostruzione del ponte di Genova. "Che Autostrade debba ricostruire il ponte è scontato in termini risarcitori - ha detto -, ma è altrettanto normale che non possa ricostruire. Sarebbe irrispettoso nei confronti delle famiglie e dei cittadini".
Toninelli ha poi affermato che "le nazionalizzazioni non vengono fatte a tappeto. Ho parlato con Di Maio e Salvini. Ci sono casi molto chiari come quello dell'A10 in cui sono stati utilizzati soldi dei contribuenti, dei cittadini italiani per la costruzione di un'importantissima infrastruttura. Nonostante ciò - ha sottolineato il ministro - è stata affidata ai privati che l'hanno utilizzata per fare immani guadagni per circa 20 anni". Per quanto riguarda la ricostruzione del ponte, l'ipotesi di Fincantieri e Cassa depositi e prestiti "è una delle strade. Non è la decisione di un singolo. E' una decisione del governo".
Alla domanda se sia o meno preoccupato dai tempi lunghi di un'eventuale gara per l'affidamento dei lavori di ricostruzione, il ministro delle Infrastrutture ha replicato: "Mi preoccupa più che il ponte venga ricostruito da chi lo ha fatto crollare". Il tema dei tempi della gara, comunque necessaria, era stato sollevato durante la stessa trasmissione dall'ex ministro della Giustizia Andrea Orlando, di fronte alla prospettiva dell'affidamento a Fincantieri.
Renzo Piano dona un plastico alla città - L'archistar Renzo Piano ha donato alla città di Genova una "idea di ponte" che si è concretizzata in un plastico fatto trasportare in Regione Liguria. Quando è crollato il viadotto Morandi "ero a Ginevra e da allora non penso ad altro", ha detto Piano parlando al termine dell'incontro con il governatore Giovanni Toti. "Quello del ponte è un tema che tocca tutti e tutte le corde: da quella tecnologica a quella poetica".