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Migranti, Orban incontra Salvini a Milano: "E' lui il mio eroe" | Sinistra e associazioni in piazza

Il vertice in prefettura, mentre in piazza San Babila va in scena la protesta "per un'Europa senza muri"

"Salvini è il mio eroe". Così il premier ungherese Viktor Orban definisce il vicepremier, che incontra a Milano per confrontarsi con lui sul tema migranti. "Con lui - dice ancora il primo ministro di Budapest - vorrei fare una conoscenza personale. E' un mio compagno di destino, sono molto curioso di conoscerlo Sono un grande estimatore e ho alcune esperienze che forse potrei condividere con lui".

Salvini: "Parole sagge" - All'elogio del suo ospite nei suoi confronti Salvini risponde "Parole sagge". In Italia, precisa il leader ungherese, "come amico ho Berlusconi e a lui ho chiesto il permesso di incontrare Salvini. Gli ho chiesto se appoggiassi la mia intenzione di incontrare Salvini e lui mi ha risposto certo". L'appuntamento tra i due è in prefettura, mentre contemporaneamente in piazza San Babila, a pochi metri, sinistra e associazioni scendono in campo per "un'Europa senza muri": una manifestazione contro le politiche migratorie dei due leader.

I due leader a confronto - Le politiche di Salvini e Orban sono volte entrambe alla protezione delle frontiere e sarà dunque questo il tema all'ordine del giorno nel loro confronto. Un incontro da cui però ha preso le distanze l'alleato della Lega al governo, il M5s.

"L'Ungheria di Orbán alza muri di filo spinato e rifiuta i ricollocamenti. Per quello che mi riguarda chi non aderisce ai ricollocamenti non ha diritto ai finanziamenti europei. Noi le quote le accettiamo", ha detto Di Maio a La Stampa prendendo le distanze. Mentre sabato 25 agosto erano stati i capigruppo M5s di Camera e Senato, Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli, a precisare la posizione del movimento in una nota: " L'incontro tra Salvini e Orbán va considerato come un incontro solo ed esclusivamente politico e non, dunque, istituzionale o governativo".

Un'Europa senza muri - Nello stesso momento in cui Salvini e Orbán si incontreranno in Prefettura, in piazza San Babila le associazioni scenderanno in campo per manifestare contro le politiche dei due leader. Un'arca che sbuca dal mare sorretta da due mani, un riferimento alla nave Diciotti, ma che richiama alla memoria tutti gli ultimi casi di sbarchi negati che sono balzati negli scorsi mesi agli onori della cronaca. Questo il simbolo della mobilitazione nata sui social: è su Facebook che si è diffuso infatti l'appello per "un'Europa senza muri". Hanno aderito alla manifestazioni gruppi politici - dal Pd a LeU, da +Europa a Possibile di Giuseppe Civati - e associazioni - dall'Anpi alla Cgil, da Amnesty International a Famiglie Arcobaleno.

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"La città più europea d'Italia deve essere un baluardo contro il tentativo di distruggere l'Unione utilizzando le tragedie dei migranti", ha detto Pierfrancesco Majorino, assessore comunale alle politiche sociali. "Un'idea sovranista e nazionalista dell'Italia e dell'Europa si contrappone alla Costituzione", ha dichiarato Roberto Cenati, presidente provinciale dell'Anpi invitando a prendere parte alla manifestazione.

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