STORIA DELLA TV E GIORNALISMO

Maurizio Costanzo, 80 anni tra "ironia e commozione" al servizio della gente

Il giornalista festeggia il traguardo importante con un desiderio: "Che mia moglie Maria De Filippi mi voglia sempre così bene"

Ha intervistato tutti, da Berlusconi a Maradona. Quella di Maurizio Costanzo è una vita al servizio del giornalismo, radio e tv (è in video da 42 anni). Il 28 agosto compie 80 anni, un traguardo importante che festeggia con "ironia e commozione". Ha all'attivo quattro matrimoni e tre separazioni: "Il regalo più grande? Che Maria De Filippi mi voglia sempre così bene", ha detto al settimanale "Chi". Un rammarico? "Non aver mai intervistato un Papa".

GLI ESORDI NELLA CARTA STAMPATA - Nel 1956, a 18 diciotto anni, comincia come cronista al quotidiano romano "Paese Sera". Nel 1957 entra a far parte della redazione del Corriere Mercantile di Genova. A 22 anni comincia a collaborare con "Tv Sorrisi e Canzoni", intervista fra l'altro Totò. Nel 1960 diventa caporedattore della redazione romana del settimanale "Grazia". Nel 1963 esordisce come autore radiofonico per uno spettacolo affidatogli da Luciano Rispoli dal titolo "Canzoni e nuvole" condotto da Nunzio Filogamo. Nel 1966 è coautore del testo della canzone "Se telefonando", scritto insieme con Ghigo De Chiara, con musica di Ennio Morricone e portata al successo da Mina. Costanzo è anche co-ideatore del personaggio Fracchia, creato e impersonato da Paolo Villaggio, che lui stesso scopre nel 1967 e incoraggia a esordire in un cabaret di Roma. Nel 1970 conduce la trasmissione radiofonica di successo Buon pomeriggio con Dina Luce.

IL SUCCESSO DEL "COSTANZO SHOW" - Nella metà degli Anni 70 Costanzo è il papà di "Bontà loro" con cui abituò l'Italia già negli Anni 70 alla "chiacchiera leggera". Ma sono tantissimi i programmi che ha firmato e condotto, da "Buona domenica" al "Maurizio Costanzo Show". Era il 14 settembre 1982 quando, al teatro Sistina di Roma nacque quello che sarebbe diventato in tv lo "spettacolo di parola" piu' popolare e imitato d'Italia. Il programma è stato lo specchio del Paese: nel salotto del Sistina e poi del Parioli sono passati tutti i vip, ma anche protagonisti della vita civile e gente comune che ha raccontato problemi, ingiustizie, sentimenti, conflitti. Riproponendo ogni sera la stessa liturgia (l'apertura del sipario, l'ingresso di Costanzo e del fido Franco Bracardi, i reciproci inchini, la presentazione dell'ospite, i convenevoli, la conversazione, anche perché ''fare tv è come dire messa''. Costanzo ha messo in scena la conversazione da vicini di casa e lo scontro tv (memorabili quelli con Vittorio Sgarbi e Stefano Zecchi), il dibattito sui temi civili (dalla mafia all'Aids) e l'intrattenimento leggero, l'attualità politica e la denuncia, orchestrando voci eterogenee, inventando personaggi, recuperando meteore dello spettacolo, regalando la gloria a sconosciuti e soprattutto interpretando il sentire comune.

QUATTRO MATRIMONI - Il conduttore si è sposato una prima volta nel 1963 con Lori Sammartino, che aveva quattordici anni più di lui. Dieci anni dopo il suo secondo matrimonio con la giornalista Flaminia Morandi, che per lui divorzia dal marito Alberto Michelini. Da lei avrà due figli: Camilla nel 1973 e Saverio nel 1975. Dopo una convivenza con l'attrice Simona Izzo, nel giugno 1987 approda per la terza volta alle nozze, sposando la conduttrice Marta Flavi. Il loro sarà un matrimonio piuttosto breve, che durerà due anni. Ottenuto il divorzio, il 28 agosto 1995, data del suo 57esimo compleanno, Maurizio si sposa per la quarta volta con Maria De Filippi: l'aveva conosciuta circa sei anni prima in una società di consulenza nel campo della comunicazione presso cui lei lavorava e lei è divenuta poi nota conduttrice e autrice di alcuni tra le più popolari trasmissioni di Canale 5. Nel 2004 la coppia ha adottato un ragazzo, Gabriele, all'epoca tredicenne. È nonno di quattro nipoti, due figli di Camilla e due figli di Saverio.

L'ATTENTATO DEL 1993 - Amico del giudice Giovanni Falcone, ospite alle sue trasmissioni, Costanzo si è sempre impegnato nella lotta alla mafia: memorabili furono le puntate del suo Show con, appunto, Falcone e Borsellino e le staffette televisive con il programma condotto da Michele Santoro sulla Rai. Senza dimenticare l'attentato, fallito, di Via Fauro il 14 maggio del 1993. Una Fiat Uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplose vicino al Teatro Parioli quando erano in transito due auto: una Mercedes blu dove sedevano Maurizio Costanzo e Maria De Filippi e, a brevissima distanza, una Lancia Thema con a bordo le guardie del corpo rimaste lievemente ferite. Fortunatamente non ci furono vittime per un ritardo nello scoppio causato dal telecomando e per un muretto di una scuola che fece da protezione all'automobile blindata di Costanzo. Le indagini successive e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia accertarono che gli autori dell'attentato erano alcuni mafiosi di Brancaccio e che Costanzo era uno dei principali obiettivi da eliminare per Cosa Nostra a causa delle sue trasmissioni. Dal momento dell'attentato Maurizio Costanzo vive sottoposto a un protocollo di protezione che prevede 5 uomini di scorta.